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Razzismo, Taison come Balotelli: dito medio, lacrime e pallone in curva

Il centrocampista dello Shakhtar Donetsk: “Non starò mai zitto davanti a un atto così disumano e spregevole. Le mie lacrime erano di indignazione, ripudio e impotenza”

Razzismo, Taison come Balotelli: dito medio, lacrime e pallone in curva

Prima gli ha mostrato il dito medio, poi ha tirato un pallone in curva. Taison ha riassunto tutte le reazioni di Balotelli in un colpo solo. Per lo stesso motivo: cori e ululati razzisti. Solo che il centrocampista dello Shakhtar Donetsk è stato poi espulso per lo sfogo contro i tifosi della Dynamo Kiev, e ha abbandonato il campo in lacrime con i compagni che tentavano di consolare lui e il suo compagno brasiliano Dentinho, vittime delle offese dagli spalti.

Immediatamente raggiunto da centinaia di messaggi di solidarietà – da Neymar e Fernandinho a Douglas Costa e Bernard – Taison ha spiegato:

“Non starò mai zitto davanti a un atto così disumano e spregevole. Le mie lacrime erano di indignazione, ripudio e impotenza. Non potevo fare nulla in quel momento! Ma ci hanno insegnato ad essere forti e combattere! A lottare per i nostri diritti e per l’uguaglianza! Il mio ruolo è combattere, battermi il petto, sollevare la testa e continuare a combattere sempre. In una società razzista, non è sufficiente non essere razzisti, dobbiamo essere antirazzisti! Il calcio ha bisogno di più rispetto, il mondo ha bisogno di più rispetto!”.

Taison e Dentinho sono stati presi di mira dai tifosi della Dynamo per gran parte del match, e l’arbitro, Mykola Balakin, li aveva avvertiti già due volte che avrebbe sospeso la partita. Cosa che poi ha fatto al 77esimo minuto, quando Taison è scoppiato. Tornati in campo cinque minuti dopo, l’arbitro ha espulso Taison.

In una dichiarazione ufficiale lo Shakhtar ha affermato di “opporsi categoricamente a qualsiasi manifestazione e forma di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e qualsiasi intolleranza correlata”. Il club invita “le autorità e i club di calcio a fermare il razzismo negli stadi”.

In un tweet dopo il match, anche la Dynamo ha scritto “#NoToRacism”.

“Riteniamo frettolose le accuse ai nostri tifosi, le indagini sulle circostanze di questo caso non sono ancora iniziate”, ha dichiarato la Dynamo. Attendiamo con impazienza l’inizio delle indagini, e siamo pronti ad facilitarle in modo completo. Se sarà dimostrata la loro colpevolezza, adotteremo tutte le misure possibili per isolare ulteriormente queste persone non solo dal calcio ma anche dalla società. Non vediamo l’ora di pubblicare foto e video che potrebbero far luce su tutte le circostanze dell’incidente”.

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