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Napoli-Brescia 2-1, pagelle / Re Carlo ha disegnato una squadra forte e bella ma anche pigra

I riflessi lenti di Ospina sulle palle alte. la solidità di Di Lorenzo. I due gol di Manolas. L’ansia da Hysaj. L’incontenibile Mertens

Napoli-Brescia 2-1, pagelle / Re Carlo ha disegnato una squadra forte e bella ma anche pigra

OSPINA. Nel primo tempo ozia e può godersi questo sole ancora estivo. Nella ripresa respinge subito una punizione del bresciano che si diverte con i motorini in mare. Ha però i riflessi lenti sulle palle alte e così finisce che il bresciano giocherellone butta la pelota in rete e a mare il povero Ospinik. Si riscatta nel recupero sofferente con due uscite, finalmente. La media tra Male e Bene è la sufficienza – 6

Ospina è quel portiere che ti fa le pazzarie (le ‘ospinate’) bell’e buono in area e ti fa tremare e afferra palloni a braccia alte restando immobile, come se neanche lui capisse bene cosa e come ha fatto – 6  

DI LORENZO. Una partita pazza anche per lui. Quando non c’è San Kostas, ecco Di Lorenzo sventare di testa sul Rottamatore di motorini. Oggi la destra è la fascia più calpestata e al 64’ si ritrova finanche centravanti: controllo di destro e tiro di sinistro alto. Termina da difensore puro, causa la morìa di centrali – 6,5

Bellissimo l’intervento preciso e pulito su Balotelli sul finire del primo tempo. Meraviglia la personalità con cui si cala nella parte. Sembra destinato a solcare campi verdi rettangolari – 7  

MANOLAS. Segna due volte, un gol annullato e uno valido. Al quarto minuto di recupero del primo tempo, l’asse vincente è quello balcanico. Il Corazziere Serbo fa da sponda con la cabeza e l’Ellenico da fermo insacca, sempre con la zucca. Dietro gestisce con autorevolezza il comando della difesa. Da segnalare una testa salvifica al 35’, mentre due minuti dopo rimedia a una boiata di Allan, che sbaglia un retropassaggio – 7

Gol annullato, gol segnato. Come se avesse puntato il Var pensando “ripigliamm’c tutt’ chell’ ch’è nostr'” – 7

LUPERTO dal 65’. Il tempo di entrare e di assistere al gol delle rondinelle. Lui e Di Lorenzo sono i centrali che concludono la partita, resistendo in tutti i modi – 6

Entra in campo nella fase peggiore della partita e sembra serenissimo. Il che, per quanto mi riguarda, gli vale già il voto – 6 

MAKSIMOVIC. Detto dell’assist all’Ellenico, il Maksi-Corazziere dà tutto se stesso, fino al sacrificio fisico, per arginare nel secondo tempo gli arrembanti lumbard – 6,5

Balotelli lo sovrasta nel momento in cui segna il gol del ritorno in serie A. Brutto vederlo uscire sulla barella – 6

HYSAJ dal 75’. Ammettiamolo Ilaria, mai come stavolta abbiamo accompagnato il suo ingresso in campo con un’ansia apprensiva che ci ha divorato per oltre venti minuti, fino al 97’. Tutto sommato è andata bene, alla fine – 6

Ammettiamolo, Fabrizio: ogni volta che le telecamere inquadrano anche solo per un minuto il nostro l’ansia ci divora mani e piedi. Figuriamoci quando vediamo “morire” pian piano tutti i nostri difensori e ci rendiamo conto che, dopo, non c’è altro che Hysaj. A un certo punto sembrava essere entrato in campo con la maglia del Brescia, caro mio – sv 

GHOULAM. A scendere scende, epperò il miglior Ghoulam si vede in difesa, in due occasioni. Al 34’ di piede intercetta una palla pericolosissima. Altro salvataggio al 63’, stavolta di testa – 6,5

Inizia bene, poi cala e perde diverse palle – 6

CALLEJON. Oggi lo chiameremo Calle-Cross, Ilaria cara. Ho perso il conto delle palle fiondate dalla sua mattonella di destra. In più c’è l’assistenza decisiva al primo gol di Ciro il Biondo, due tiri finiti alti e al 45’ un magnifico recupero difensivo sul Rottamatore di motorini. Al 94’ è ancora scattante, caricato a Duracell come al solito, e centra porta e portiere, con Elmas libero – 7

Credo che tutta l’insostituibilità di Callejon sia in quell’assist in distensione (da terra) per Mertens. Inutile girarci tanto intorno – 7 

ALLAN. E’ tornato il Frangiflutti Vivente che conoscevamo (e rimpiangevamo). Certo, si concede un paio di sbavature che potevano essere letali, ma il bilancio è più che positivo. Anche perché la mano magica di Re Carlo gli ha fatto conoscere il dono della profondità, come quella palla che imbuca per Ciro il Biondo dopo l’ora di gioco – 6,5

Fa arrabbiare Balotelli che, anche dopo il fischio finale, continua a reclamare fallo sul contrasto del brasiliano (pulitissimo) – 6,5 

FABIAN RUIZ. Se il secondo gol è di marca balcanica, il primo habla decisamente espanol. L’Aquila Fabian ricama una palla formidabile per ampiezza e precisione, Calle-Cross raccoglie e serve Ciro il Biondo. Uno a zero. Regala un paio di giocate superlative e controlla il centro del campo con l’aiuto del Frangiflutti do Brazil, ma nella ripresa cala come tutto il Napule  – 7

Fabian è l’esatto opposto di Hysaj. Quando vedi lo spagnolo sai che potrà fare qualsiasi cosa gli chieda Ancelotti. Soprattutto, che dipingerà calcio su quella tela verde – 7

ZIELINSKI. A tratti si rivede il San Piotr deciso, sicuro e irruento come ci piace. Ma quando si tratta di fare davvero il duro ed essere decisivo, non solo deciso, il Polacco latita. E per quell’enorme spreco nel finale, solo davanti a Joronen, meriterebbe una severa punizione corporale – 6

Diciamo che si perde sempre sul finale. L’ultimo passaggio è quello che gli manca. Il piede sempre un po’ troppo moscio, o l’indole troppo timida. Qualcosa, insomma, sarebbe da sistemare – 6 

MERTENS. Non è solo Biondo, ma anche Spiritato. Uno spettacolo da guardare. Classe e velocità. Il gol lo innalza a quota 114 nella classifica dei bombardieri azzurri, a una sola rete da Lui. E’ talmente bello, Ciro, che nel secondo tempo comincia ad ammirarsi nello specchio e rischia di finire come Narciso. Però dobbiamo essere indulgenti – 7

Segna, dribbla, strappa palle, inventa, è sempre in attacco, fino alla fine. Ed è quello più rammaricato di non averne segnati di più. Il voto è all’anima, che mette tutta in campo, specchio o no – 8 

LLORENTE. Lo vedi sempre, il Ladro Gentiluomo, e sai che può colpire da un lampo all’altro. Al 16’ dialoga magistralmente con Allan, poi tira ma Joronen respinge. Gioca soprattutto per i compagni e sulle palle ferme la sua presenza incombe – 6,5

E’ vero, è un gentiluomo. Uno che riempie le stanze e i campi da gioco ma senza mai importi la sua presenza. Cala un po’ alla distanza – 6,5  

ELMAS dal 73’. Il Macedone entra male, ma poi si ambienta e fa varie cose belle, fino a sfiorare il gol al 96’ – 6,5

Entra in un brutto momento anche lui, forse è quello che lo ha condizionato – 6

ANCELOTTI. Re Carlo ha disegnato una squadra forte e bella ma anche pigra, almeno in queste prime sei giornate. Questione di testa? Di eccessiva sicurezza? L’approccio nella ripresa stava per far rivedere l’horror infrasettimanale con il Cagliari – 6

Se solo insegnasse ai suoi a non sprecare e a chiudere come si deve le partite, avremmo davvero tutto – 6

ARBITRO MANGANIELLO. Ancora un rigore negato su Llorente. E per fortuna che c’è la moviola in campo sul fallo subito da Maksimovic – 5

Arbitro merita sufficienza quando non ti crea casini irreparabili – 6 

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