La squadra partenopea ha sofferto e stretto i denti finché ce n’è stato bisogno, ma non ha mai rinunciato a provarci. Delusione Inter
Il Napoli si è dimostrato all’altezza della Champions, scrive Gigi Garanzini su La Stampa. L’Inter, invece, al massimo dell’Europa League.
Due prestazioni completamente diverse, con la squadra di Ancelotti che
“ha sofferto e stretto i denti finché ce n’è stato bisogno, ma non ha mai rinunciato a provarci”
e che ha trovato i due colpi vincenti nel finale. Ma che ha giocato alla pari contro i campioni d’Europa e, come se non bastasse, con Di Lorenzo e Mario Rui che si sono comportati quasi come dei veterani.
E’ un segnale da non sottovalutare, scrive Garanzini, un’impresa in piena regola.
L’esatto contrario di quanto ha fatto l’Inter che, contro la squadra più debole del girone, non ci ha mai neppure provato e lasciando credere allo Slavia Praga che la loro impresa sì che si poteva fare.
Nella squadra allenata da Conte l’unico che sembra confermarsi come risorsa in tutte le zone del campo è Sensi.
“Un’Inter davvero deludente, sia nella coralità di una manovra che non si è quasi mai vista, sia nelle prestazioni dei singoli eccezion fatta per la piccola-grande mezzala. Lukaku, per dirne uno, è stato cercato poco e male: ma poiché toccherebbe ai leader trascinare i compagni nella difficoltà, la sua, anche la sua è stata una prestazione negativa. Dopodichè Politano è entrato tardi, Barella invece pure, e insomma forse anche la panchina poteva far meglio”.
