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Domenica 24 maggio 2020, a Napoli nasce il mito di Fernando Llorente (FL99)

Si gioca Napoli-Lazio, ultima di campionato. Agli azzurri basta un pari per lo scudetto. Ma la squadra di Allegri va avanti di due gol. Mentre la Roma, seconda, vince in casa della Juve

Domenica 24 maggio 2020, a Napoli nasce il mito di Fernando Llorente (FL99)

Domenica, 24 Maggio 2020.

Al Napoli serve un punto per un meritato e matematico scudetto. La Roma, seconda in classifica, dopo 45 minuti usufruisce della classica pastetta di fine anno a Torino, e vince con una doppietta di Spinazzola, approfittando anche del sesto errore dal dischetto in stagione di Icardi (3 reti per lui). La squadra di Gattuso, in seguito all’esclusione agli ottavi di CL per mano del Psg di Dybala che è costata la panchina a Sarri, ottava in campionato e fuori ai quarti di Coppa Italia contro la Lazio di Allegri, non riesce proprio a ritrovarsi.

Al Napoli basterebbe un pareggio, ma la Lazio ha bisogno di vincere per conquistare un posto in Champions, insperato dopo un inizio stagione disastroso.

Pronostico scontato, sulla carta. Non nella realtà: un inizio fulminante e la squadra di Allegri (subentrato a novembre all’esonerato Inzaghi) rifila un doppio dispiacere ai quasi 70mila del San Paolo (di cui 57,564 abbonati) con un rigore molto dubbio, confermato dal Var Mazzoleni, di Immobile e una sfortunata autorete di Manolas che invece di rinviare, cincischia in area su una rimessa del portiere e preso dal panico, la rinvia all’incrocio dei pali.

Per tutto il resto della partita si gioca a una porta: pali, traverse, salvataggi sulla linea e una marea di occasioni fallite clamorosamente. Al 76’ addirittura il capocannoniere del campionato, Younes (35 reti per lui) con un tiriaggiro colpisce la traversa, la palla salta sulla linea prima di toccare il montante e terminare fuori.

Quando ormai sembra tutto perso, al minuto 87, mister Ancelotti gioca la carta Llorente che per tutta la stagione ha collezionato la miseria di 52 minuti di gioco (3 minuti in più di Lukaku escluso dalla società per aver picchiato Conte dopo un cambio in Coppa Italia) a causa di 7 infortuni per l’incombenza di un’ernia.

Lo spagnolo si presenta con un tiro al volo direttamente in tangenziale e un colpo di testa che sfiora la bandierina del corner.
In pieno recupero un rinvio sbilenco di Radu colpisce inavvertitamente il fondo schiena del nostro Fernando e si trasforma in un incredibile pallonetto beffardo: svantaggio dimezzato. Al 96’, infine, su un rilancio alla cieca dalla nostra tre quarti di Mario Rui (14 assist per lui), Llorente anticipa l’intera retroguardia bianco celeste e spalle alla porta con una sforbiciata da 28 metri buca i guanti del portiere e sfonda la rete avversaria, siglando di fatto il gol del tricolore.
Il Napoli ritrova la vittoria in campionato dopo 30 anni e ritrova un nuovo eroe.
FL99

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