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Bunny, Giamaica: “Le italiane sono organizzate, ma allacciano le scarpe come noi”

Sul CorSera la storia della star della Nazionale caraibica che gioca a calcio per sfuggire il dolore della perdita di quattro fratelli

Bunny, Giamaica: “Le italiane sono organizzate, ma allacciano le scarpe come noi”

Ci sono poche speranze che la Giamaica riesca a restare in vita nel girone del Mondiale che la vede protagonista con Italia, Australia e Brasile. Ma la storia della Nazionale di Cedella Marley è tutta da raccontare. Gaia Piccardi sul Corriere della Sera racconta la storia della star della squadra, Khadija Shaw, detta Bunny. La 22enne si è appena laureata all’Università del Tennessee.

E’ cresciuta in un violento sobborgo di Kingston, Spanish Town, sfidando i maschi a piedi nudi:

“Trattatemi male, chiedevo: così mi sono abituata alla durezza delle entrate”

E sono proprio le giocate da strada quelle che Bunny ha portato al Mondiale. La sua storia è fatta di dolore e riscatto. Gioca per dimenticare la sofferenza legata alla perdita di tre fratelli uccisi in una guerriglia tra gang, un quarto morto in un incidente d’auto e un cugino salvo per miracolo dopo uno scontro a fuoco.

Vivere in Giamaica non è esattamente una passeggiata.

Ad un certo punto Bunny ha anche pensato di tornare a casa, per aiutare la famiglia,

“Ma giocare mi libera la testa, quando corro sull’erba non penso a niente. Sono felice e rilassata”.

Proprio alla vigilia del Mondiale Bunny ha firmato un biennale con il Bordeaux.

Scontrarsi con l’Italia non la spaventa, dopo tutto ciò che ha vissuto. Lo ha detto chiaramente:

“Squadra organizzata, un onore affrontarla. Ma loro si allacciano le scarpe come ce le allacciamo noi”.

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