Migliaia in fila per Liberato (che non c’è). E arriva anche la Guardia di Finanza

Repubblica Napoli racconta che le Fiamme Gialle volevano accertare la regolarità delle vendite. I controlli sui libri contabili continueranno nei prossimi giorni

liberato guardia finanza
Ore di fila per il temporary shop di Liberato, ieri, ai Quartieri Spagnoli. Lo racconta la Repubblica Napoli.
La sede scelta è stata il loft ‘Casaforte’, sede di attività culturali ed espositive, a piazzetta Trinità degli Spagnoli. Un luogo – tenuto inizialmente nascosto, per aumentare l’attesa – perfetto per Liberato: i padri Trinitari della vicina chiesa nacquero per liberare gli occidentali fatti prigionieri dai pirati.
Lui non si è visto, anche se in tanti lo aspettavano, per la maggior parte studenti tra i 20 e i 25 anni.
Il loft era completamente dedicato a lui: i video delle canzoni e dei concerti proiettati sugli schermi, sul pavimento è stata apposta una grande scritta adesiva “Tu t’e scurdate ‘e me” con la immancabile rosa nera, i suoi simboli preferiti esposti dappertutto,
“innanzitutto gli ultras del Napoli, con immagini d’epoca dove i tifosi portano uno striscione nello stadio San Paolo senza copertura. E poi un intero schermo dedicato alle prodezze di Maradona, ritratto anche con Nino D’Angelo”.
Le immagini in bianco e nero del suo ultimo album, uscito il 9 maggio, sulle pareti, accanto ad
“immagini pop o estremamente raffinate: dalla friggitoria della Pignasecca alla foto dei fujenti di Mergellina, alle citazioni d’autore da cinefili”.
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Centinaia i gadget venduti. Dagli sticker agli accendini, dai teli da mare ai cd fino alle cartine e ai filtri da fumo. Migliaia di fan in fila per accaparrarsi un oggetto che rimandasse a Liberato, nella speranza di conoscerne l’identità e vederne il viso.
Le vendite, tra i 3 e i 30 euro, sono state fatte a nome dell’associazione culturale e ricreativa NSS LIBERA, con sede a Piazza dei Martiri. A ciascun acquirente è stata consegnata ricevuta nominale di acquisto con timbro e partita Iva.
Proprio per accertare la regolarità delle operazioni è intervenuta alla festa anche la Guardia di Finanza, che ha voluto controllare i libri contabili.
Le indagini, scrive Repubblica Napoli, continueranno nei prossimi giorni.
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