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La rottura tra Allegri e la Juve è sempre più vicina. Probabile l’ipotesi Conte

La notizia è su tutti i giornali. Il tecnico bianconero potrebbe scegliere il Barcellona o il Psg. Nelle prossime ore un incontro con la società

E’ davvero il momento dell’addio tra Allegri e la Juventus? Quasi tutti i giornali, oggi, danno per certo il divorzio, dopo cinque stagioni, undici trofei (cinque scudetti consecutivi, quattro coppe Italia, due Super Coppa) e due finali di Champions League. In mezzo, l’eliminazione dalla massima competizione europea di quest’anno, nonostante Ronaldo.

Aver fallito il traguardo della Champions pesa all’allenatore (ma anche alla società), come il non essere stato difeso nei momenti più difficili, ad esempio dopo la sconfitta con l’Atletico Madrid. Allegri ha ancora un anno di contratto (a 7,5 milioni netti), ma la rottura non sembra così impossibile.

Sarebbe un addio clamoroso (a meno di colpi di scena inaspettati). Così lo definiscono Antonio Barillà e Gianluca Oddenino sulla Stampa, soprattutto considerando le dichiarazioni pubbliche del presidente Agnelli e dello stesso tecnico livornese dopo la sconfitta con l’Ajax.

Al posto di Allegri potrebbe tornare Antonio Conte, il tecnico che ha avviato il ciclo d’oro della squadra di Allegri.

Dopo aver detto no alla Roma e lasciato la porta aperta all’Inter, l’ex ct della Nazionale non ha escluso categoricamente un ritorno in bianconero. “Un domani non si sa mai”, ha dichiarato sul punto nell’intervista di qualche giorno fa alla Gazzetta dello Sport. Anzi, l’elemento da cui Conte faceva dipendere tutto era proprio la soddisfazione di Agnelli verso il lavoro svolto da Allegri. Ma se si parla di possibile divorzio le cose cambiano.

Tocca ad Agnelli decidere. Il presidente non ha mai dimenticato, ricorda la Stampa, “lo sgarbo” di Conte che, cinque anni fa, se ne andò da Torino a ritiro iniziato.

La società, scrive il Corriere della Sera, smentisce qualsiasi rottura ufficiale, ma ieri c’è stata una riunione tra Agnelli, Nedved e Fabio Paratici che potrebbe aver riguardato anche il futuro della panchina. Sembrerebbe che lo stesso Allegri, ieri sera, si sia confidato con qualche amico dicendo che il suo tempo alla Juve è finito.

“Forse, pure per questo, lui si sarebbe presentato alle chiacchiere con Agnelli sulla base di un desiderio impossibile: andare a scadenza di contratto, al giugno 2020, ma con ritocco di stipendio. E di parte della squadra. Opzione che la Juve non ha mai preso in considerazione”.

Il CorSera fa anche i nomi dei calciatori bianconeri che Allegri avrebbe sostituito volentieri: Cancelo, ad esempio, su cui la Juve ha investito 40 milioni di euro, e poi Pjanic, Dybala e Mandzukic.

La Gazzetta dello Sport inserisce, tra le variabili che condizionano la scelta relativa alla panchina, anche l’aspetto economico del contratto:

“Va ricordato che questa voce al lordo pesa per 15 milioni di euro. Oltre ai 7,5 milioni netti di Max, infatti, va aggiunto il milione riconosciuto ai suoi collaboratori. Se la Juventus decidesse di chiudere il rapporto con l’attuale guida tecnica sarebbe costretto ad ufficializzarlo entro il 30 giugno, per far posto al successore. In tal modo l’onore finanziario ricadrebbe sul bilancio che si va a chiudere proprio alla fine del prossimo mese. E la società di proprietà della famiglia Agnelli è già borderline sotto il profilo del Fair Play finanziario. Quindi l’argomento economico ha il suo peso in questo momento decisivo, quello delle
grandi scelte”.

I nomi possibili

Tra i nomi papabili per il futuro della panchina bianconera ci sono anche quelli di Simone Inzaghi e di Mihajlovic.

La Repubblica parla anche della possibilità Guardiola, da sempre il sogno di Agnelli.

“Pep non ha ancora fatto sapere di voler restare al Manchester City, in attesa di giocarsi il titolo inglese domenica, all’ultima giornata, sul campo del Brighton. Ma per quanto ambizioso, ancora di sogno si
tratta”.

Sicuramente, scrive il quotidiano, è difficile che la Juve scelga uno straniero:

“Non è nella filosofia del club e non sarebbe semplicissimo spiegarlo a Ronaldo, che a 34 anni non ha troppo tempo da perdere per provare a vincere la sua sesta Champions League”.

Il futuro di Allegri

E Allegri? Potrebbe restare fermo un anno oppure cedere al corteggiamento delle grandi panchine europee. La Stampa parla di un interessamento del Psg e del Barcellona:

“Un’esperienza all’estero lo stuzzica: la scorsa estate rifiutò il Real ed è stato accostato al Manchester United, ma a questo punto potrebbe farsi sotto l’Inter se Conte dovesse finire alla Juve”.

Il futuro di Allegri e della Juventus, insomma, è tutto ancora da scrivere e dipende dal valzer delle panchine.

La Gazzetta scrive che ieri si è diffusa la voce di un appuntamento tra Allegri e la società oggi, ma fino a ieri il tecnico bianconero non era stato ufficialmente chiamato.

“Non sarà un divorzio per burrascoso tradimento, ma per stanchezza, come spesso capita, anche nelle migliori famiglie”, scrive il CorSera.

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