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Basket: La Ge.Vi. Napoli stravolge i pronostici e viola il Palalaia di Palestrina

Mercoledì sera la gara di ritorno. Comunque vada, il campionato della Ge.Vi resta un’impresa, una storia romantica, da ricordare e da applaudire

Basket: La Ge.Vi. Napoli stravolge i pronostici e viola il Palalaia di Palestrina

Non finisce mai, ma quanto è bella!

Ge.Vi Napoli- Citysightseeing Palestrina è giunta alla partita di non ritorno, alla “bella” a quella da dentro o fuori, senza appello, per la finale, per la gloria, per la promozione potenziale in serie A.

Ma com’è nata? Da dove siamo partiti? La prima palla a due chi l’ha alzata a suo favore?

È stata Napoli in gara uno a stravolgere i pronostici e a violare il Palalaia di Palestrina. Partita perfetta, dove i ragazzi partenopei hanno strappato il primo punto alla compagine laziale, sicuramente favorita, ma che ha dovuto accettare la voglia di vincere degli azzurri di patron Grassi.

Un nome su tutti, Adrian Chiera, che in questi playoff sta viaggiando oltre l’immaginazione trascinando con i capelli il sogno di Napoli. I laziali, però, sono squadra vera, e coach Ponticiello in gara due, riesce a raddrizzare la barca e pareggiare. Guidati da Ochoa, Rischia e Carrizzo, si saluta il Lazio per trasferirsi a Casalnuovo per gara tre, sull’uno pari. Entusiasmo, passione, forza, ed empatia, una torcida di quelle infuocate accolgono i laziali, che si portano sul groppone il brutto cazzotto rifilato da Rizzitiello a Malagoli e non punito dagli arbitri, e pertanto per l’ex Nelson diventa dura giocare.

Palestrina ha dominato insieme a Caserta la regular season, Napoli è partita dal fondo, con le unghie, e con la pazienza e le spalle larghe del suo coach è riuscita ad agganciare i playoff. Davide contro Golia, una missione impossibile, ma gara tre parla napoletano.

Subito si fa valere il fattore campo, e Palestrina stenta a credere alle percentuali mostruose di Chiera e alla voce grossa di Bagnoli. Un monologo, persino con capitan Guarino fasciato. Tuttavia verso il finire del terzo periodo, a Napoli viene il braccino, e la maggiore rotazione degli uomini,a favore di Ponticiello e scellerate scelte difensive degli azzurri, permettono a Carrizo di giocare per la vittoria.

Gli dei del basket sorridono a Partenope, e Napoli va sul due ad uno. Match-point in gara quattro. Match-point per una squadra che era data per spacciata tre mesi fa. Match-point bruciato. Guarino recupera ma non incide e si infortuna, Palestrina scappa presto, Ochoa e Morici sono imprendibili, Bagnoli sembra stanco, e su finire, perde palloni micidiali e non bastano Dincic ed il solito Chiera.

I tifosi spingono Napoli alzando i decibel ed i gradi, ma sulla sponda laziale ondeggia tale Morici che insieme a Carrizo portano la serie a gara cinque, alla partita della verità.

Comunque vada, questa serie, questi playoff, questo campionato della Ge.Vi, che ha lottato da Settembre contro il tempo, contro il mercato (fatto in ritardo) contro gli infortuni, l’esilio dal Palabarbuto inagibile per le Universiadi, resta un’impresa, una storia romantica, da ricordare e da applaudire.

Mercoledì alle 21.00 Palestrina-Napoli segnano la fine di una sfida epica.

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