Le quote di William Hill riflettono la considerazione di cui gode in Inghilterra e in Europa la squadra di Ancelotti. Toccando ferro, ovviamente
Il Napoli di Ancelotti e il dovere morale di credere all’Europa League
Con tutte le scaramanzie del caso, con tutte le incognite che spuntano fuori in maniera spontanea in situazioni come questa: il Napoli deve crederci. Milik&Co al momento ci sono, fanno parte delle migliori otto squadre dell’Europa League. Di fronte si troveranno l’Arsenal, un banco di prova grande ma non insuperabile. L’andata si giocherà in Inghilterra, il ritorno al San Paolo. Con una cornice di pubblico che già si prevede straordinaria, comunque vada la gara dell’Emirates Stadium. Deve crederci, il Napoli. Deve farlo perché ha tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo.
Secondo posto in ghiaccio, vento a favore
Fa freddo, in cima alla Serie A: la Juventus è solissima al comando, il Napoli è da solo al secondo posto e nessuna delle inseguitrici sembra poter raggiungere i ragazzi di Ancelotti, che quindi possono concentrarsi senza troppi pensieri sulla doppia sfida europea con i Gunners. L’Arsenal, invece, è alle prese con una dura lotta per conquistare l’accesso alla prossima Champions League e questo potrebbe in qualche modo frenare gli inglesi (nonostante le parole di Emery), che devono preoccuparsi anche della classifica della Premier League.
Forse anche questo influisce sul fatto che, prendendo spunto dalle scommesse online e dalle quote relative a questa partita, il Napoli resti la favorita: passaggio del turno fissato a 1.72, ma all’Emirates sarà dura (il 2 fisso è dato a 3.10). Anche un pareggio con gol sarebbe oro, ma questo non è il momento di fare calcoli. Ancelotti e i suoi devono presentarsi a Londra consapevoli del fatto che, dopo il Chelsea (2.75), sono loro i favoriti per la vittoria finale. Di nuovo, toccando ferro, facendo le corna, abbracciando cornetti vari.
Squadra pronta, allenatore giusto
Questione di momenti storici, questione di “carpe diem”: il Napoli ha il dovere morale di cogliere questo attimo che vede in campo giocatori maturi e pronti, che vede in panchina un allenatore abituato a palcoscenici europei. Dal Milan al Real Madrid, Ancelotti ha dimostrato tutte le sue abilità nel corso degli anni. E anche lo score con l’Arsenal fa ben sperare: l’allenatore ha incontrato i Gunners per 8 volte in carriera, vincendo in 5 occasioni e perdendo solo due scontri (uno, infine, il pareggio).
Da Koulibaly ad Allan, da Callejon a Insigne (che dovrebbe essere regolarmente in campo per la gara di andata), i giocatori azzurri sono nel pieno della loro carriera e hanno fame di vittorie. Le possibilità ci sono: lo dicono i numeri, lo dicono le scommesse, lo dice un campo che ha visto il Napoli giocare bene e affrontare qualunque avversario a testa alta. E tra poco arriverà il test più importante.
Nel frattempo, ci credono anche i tifosi: 22mila biglietti già venduti per la gara di ritorno del 18 aprile a San Paolo, un’onda azzurra è pronta a travolgere tutto e tutti per sostenere la squadra. Quella stessa squadra capace di portare avanti due competizioni su tre in maniera brillante, con qualche passo falso decisamente perdonabile. Ma adesso non è più il momento di pensare al passato: il Napoli è chiamato a guardare avanti, a rivolgersi verso l’Europa per conquistarla. Un dovere morale, altroché. Con un ferro di cavallo sempre a portata di mano, s’intende.
