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Empoli non è una sconfitta come le altre. E’ più severa e più preoccupante

Vada per la sconfitta, per il modo no. Empoli può essere derubricata a episodio e si ritorna al futuro con l’Arsenal, prossima stella europea.

Empoli non è una sconfitta come le altre. E’ più severa e più preoccupante
Foto Calcio Napoli

Chiamale se vuoi, sensazioni

Strano ma vero. Quella con l’Empoli non è una sconfitta come le altre. E’ più severa e più preoccupante. E’ il Napoli dell’incostanza, pure decente, ma distratto e capace di disperdere punti e certezze. Quello che è sempre stato, ad eccezione del ciclo aureo di Maradona e dell’ultimo decennio di capitan Hamsik, per non andare troppo indietro nel tempo.

Un limite quasi antropologico, superato –si pensa- con gli allenamenti, le vittorie, le fasi difensive accurate, l’abitudine a stare in alto con i relativi doveri di rendimento e continuità di prestazioni. Insomma, un Napoli ancora non vincente, ma finalmente affidabile, che anche quando perde (poco)  dà l’impressione di essere una cosa seria, mentalità giusta per stare tra i grandi, via le discontinuità del passato.

Ottimo lavoro di Ancelotti

Sintonia con la proprietà, giocatori al top o quasi, all’ingrosso anche l’amore dei tifosi. Tutti ingredienti per sovvertire lo storico andazzo a singhiozzo del Calcio Napoli. Un anno si vince qualcosa, un altro si rischia la B. Una volta si compra Maradona e la gloria, un’altra si va al fallimento. Un Napoli specchio della sua città. Ma con De Laurentiis finalmente, si volta pagina. Squadra ad alto rendimento e società oculata. Niente capitali esteri, cinesi, americani o arabi che fanno solo confusione, ma una lenta marcia verso il Gotha delle squadre che contano. Senza pensarci più di tanto, siamo entrati nell’alta società del calcio giocato (bene), dei migliori trattenuti e non venduti, di uno scudetto mancato per un soffio (e per altro che non cito per decenza), delle meraviglie europee. La condizione per restarci: mai che venga meno l’impegno in campo. Sempre. Che si vinca o si perda. Questo il passo in avanti per essere una grande squadra, per non rivivere i flop del passato e restare in alto nelle classifiche e nei rating.

Stupisce il passo indietro di  Empoli

Vada per la sconfitta, per il modo no. Aver visto finanche Koulibaly, distratto e in difficoltà con l’avversario, è stato come avere la certezza che si stava giocando una gara stramba e regressiva. Per questo, l’ultima non è una sconfitta come le altre (Samp, Inter, Juve e ora Empoli). E’ stata una partita scombinata e non giocata. Precisamente, quello che una squadra di vertice non può permettersi.

Anche la Juve qualche fesseria l’ha fatta. Perde malamente la partita con l’Atalanta, ma non perde la testa per il prosieguo del campionato. Meglio somigliarci per la gestione della sconfitta. Se sarà così, Empoli può essere derubricata a episodio e si ritorna al futuro con l’Arsenal, prossima stella europea.

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