Younes migliore in campo, almeno per la voglia. Ounas irritante. Verdi nullo. Ghoulam senz’anima. Insigne ha il merito del punto portato a casa
OSPINA. C’è poco da annotare sul redivivo Ospinik e allora, cara Ilaria, ne approfitto per parlare del vantaggio emiliano, che denuda senza pietà il difetto del pressing alto degli azzurri. Se, infatti, i neroverdi riescono a superarlo, ecco che per loro, nel caso specifico il superlativo Boga, si spalancano le verdi praterie del West. Il Napule lì in mezzo ha una voragine e il Sassuolo s’invola felicemente per la nostra porta – 6
Nei primi 15’ una parata di pugno su cross proveniente da destra. Incolpevole sul gol. Ho annotato pochissimo anche io, il che peggiora ancor di più la mia visione totale della partita… – 6
MALCUIT. La prestazione di tutti gli azzurri è fondamentalmente triste, come è triste lo stadio Mapei con quegli spicchi mancanti nelle curve, che mostrano cupi palazzi. Epperò Riccioli d’Oro una cosa buona almeno la fa, quando al 43’ fa una grande diagonale per fermare Djuricic. Comunque è poco per dargli la sufficienza, visti i danni che fa Boga da quelle parti – 5
Concordo sull’unica cosa buona che fa. Per il resto l’ho visto molto sofferente in fase difensiva; sicuramente più spensierato quando deve spingere avanti – 5
CHIRICHES. Il predetto Boga se lo beve un paio di volte e non è decisamente un bel vedere. L’introverso rumeno combina qualcosa di buono solo su Berardi, bloccato due volte nella stessa azione, al 14’ – 5,5
Boga lo gabba brutalmente con quel pallone sotto le gambe. Svergogna lui e Malcuit in modo pietoso. Traballante, spesso lento. Un tempo che serve a mettere minuti nelle gambe, ma per nulla convincente – 5,5
LUPERTO dal 45’. Re Carlo gli regala un tempo in vista del ritorno con il Salisburgo e il povero Luperto si trova a scheggiare il gol dell’uno a zero del Sassuolo. Per il resto nulla da obiettare – 6
Anche per lui minuti importanti da mettere in cascina in vista di giovedì. Non esagera, tiene la posizione, cerca di contrastare il gol del Sassuolo ma non riesce ad evitarlo. Sicuramente più convincente di Vlad – 6
KOULIBALY. Vorrebbe avere il tempo per deprimersi anche lui, il nostro Maciste Nero, ma non può permetterselo: gli tocca dare il bis di giovedì scorso. Ovvero, tappare tutti i buchi – 6
Per lui il premio della maglietta strappata. Deve fare da balia ai compagni, che non sono abituati a vedere il campo. Non eccelle, ma rattoppa in più di un’occasione – 6
GHOULAM. Stasera al Mapei, Ilaria, c’era la controfigura ectoplasmatica di Ghoulam. Uno spettro che azzecca un cross solo in pieno recupero. Ritorna in carne e ossa per un lampo, al 33’, con quell’assist per Verdi – 5
Al 50’ getta alle ortiche un calcio d’angolo: la palla va direttamente fuori. Sembra quasi che in sala operatoria gli abbiano tolto l’anima. Non è più lui – 5
OUNAS. In questo calcio che esaspera moduli e soluzioni di gioco studiate a tavolino, l’anarchia dell’individualismo può essere una variabile impazzita, che sovverte l’ordine costituito. Solo che la variabile Ounas scatena imprecazioni e irrita all’ennesima potenza. Quando la passa, dà solo una palla degna di questo nome ai compagni: al 29’ per insigne, la prima occasione da gol per il Napule – 4,5
Bella discesa in dribbling nei primi 5, poi vuole strafare e perde palla. Al 10’ prova a tirare in porta da posizione inverosimile. Al 13’ ancora una volta: avanza, avanza e non vede Insigne che segue l’azione, anzi, va a sbattere rovinosamente su due avversari in area. Lo rifà in almeno altre due occasioni: sembra puntarli per cercare lo scontro. Egoista, impreciso, lezioso. Mette Insigne davanti alla porta, ma non basta – 4
YOUNES dal 65’. Sulla volontà di fare nulla da dire, ma non si distingue per niente – 5,5
A me invece è sembrato una mosca bianca. Ci mette voglia, gioco nello stretto, sacrificio e idee. In mezzo al nulla cosmico è risaltato come un diamante – 6,5
ALLAN. È un Napule con la uallera (ernia inguinale per chi non parla la lingua napoletana) e persino il Marziano stasera non ha cattiveria. Perdipiù si adegua ai compagni e perde tanti palloni – 5,5
Deve rattoppare dove sbaglia Diawara. È lui, spesso, ad imbastire l’azione. Sicuramente regge lui il centrocampo. Ma, Fabrizio, quando devi mettere una pezza agli errori dei compagni di reparto è difficile ti restino tempo e forza per giocare le tue palle. E infatti si arrabbia pure con Ounas, che ne perde decisamente troppe – 6
DIAWARA. Quanti errori e quante imprecisioni. Se la squadra langue tra la noia e la depressione è soprattutto colpa sua. Per la cronaca: il primo tiro vero gli riesce al 75’, deviato in angolo da Pegolo – 5
Al 12’ manda un pallone nella curva del Napoli. È un handicap per Allan – 4
VERDI. Ha la possibilità di giocare dal primo minuto e dimostrare finalmente quello che sa fare. Invece si perde in continuazione, senza mordente, e spreca il magnifico pallone generato dalla combinazione Mertens-Ghoulam al 33’ – 4,5
Il mistero della Pasqua che è sempre più vicina. Il classico ‘vorrei ma non posso’ oppure il ‘non so se lo so fare perciò nel dubbio magari desisto’. Quello che più impensierisce, però, è la debolezza mentale di questo ragazzo, l’assoluta mancanza di carattere: manca incredibilmente una delle occasioni gol della partita e da quel momento smette del tutto di giocare – 4
MILIK dal 65’. Anche Sant’Arcadio si mette a perdere palle, cara Ilaria. E tira una sola volta in porta – 5,5
Bella la coordinazione sul cross di Ghoulam al 91’ ma il tiro è troppo debole – 5,5
INSIGNE. Almeno nel primo tempo si fa il mazzo, fra la trequarti e l’attacco, e potrebbe pure segnare. Ma nella ripresa s’addorme anche Lorenzo, per poi risorgere dalla sabbia del Mapei, come nella scena finale di “Tre uomini e una gamba”, e pareggiare all’86’ – 6
Dà una grossa mano a centrocampo, hai ragione. Ma forse l’emblema della partita sua e di Mertens è quella palla che alza al 48’ per il compagno, che si trasforma in qualcosa di grottesco e surreale che si concretizza nel nulla più grigio. Ingabbiato in schemi mentali ormai vecchi che bisognerebbe solo gettarsi dietro le spalle per guardare al futuro, per guardare avanti, come gli dice Ancelotti che gli suggerisce, appunto, di buttarla avanti e non nelle retrovie. Appena inverte il movimento e inizia a giocare in velocità e in verticale, come vuole Re Carlo, si trova a sfruttare un errore e a guadagnare il pareggio. L’unico merito che ha, stasera, è aver portato a casa il punto. Cosa che non gli merita comunque la sufficienza, per come la vedo io – 5
MERTENS. Nel primo tempo, il Napule può segnare tre volte. Detto di Verdi e Lorenzo, anche Dries al 7’ sembra destinato a un tu per tu con Pegolo ma Demiral recupera e gli toglie il pallone. Stasera quelli del Sassuolo erano saette in confronto agli azzurri – 5
A questo punto inizia a diventare un caso – 4
ANCELOTTI. La testa dei suoi ragazzi è ormai altrove. La Juve viaggia lontanissima, visibile solo col binocolo, e forse si va in automatico, con un altro obiettivo in ballo. Epperò, il secondo posto non è proprio blindato eh! – 6
La faccia che fa dopo il gol del Sassuolo è la diapositiva della partita. Un punto che serve solo a mettere un altro tassello al secondo posto, che, come dici tu, non è poi così scontato. Adesso dovrà trovare il modo di far quadrare la difesa, che non è che lasci troppo tranquilli, in vista di giovedì. Mi è piaciuta la staffetta per mettere minuti nelle gambe di entrambi. Mi è piaciuta la lucidità nei cambi nel momento più difficile della partita. Ma quando è entrato Younes è stato ancora più lampante l’interesse meno che zero che i nostri provavano per questa partita. Non imputo a lui il fatto che i nostri siano ancora legati a vecchi schemi e modalità di gioco e neppure che siano scesi in campo così svogliati e privi di idee. Sta a lui, però, adesso, trovare una soluzione nell’immediato e non far loro mollare il campionato pur desiderando di vincere l’Europa League. Se qualcuno non gioca come deve, se non ci mette voglia, deve andare in panchina. Non c’è altro da fare – 5,5
ARBITRO MANGANIELLO. Non deve decidere su nulla di clamorosamente controverso, gestisce l’ordinario – 6
Io qualche dubbio su Milik ce l’ho. Ma devo ancora guardare la moviola, mentre scrivo – 6