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Alex Meret unico come il Capri Scala Fenicia

Il giovane portierone friulano ricorda questo bianco suggestivo che nasce Ciunchese, Biancolella e Falanghina: tra i pochi doc prodotti dall’isola

Alex Meret unico come il Capri Scala Fenicia

Un predestinato

E’ bello come il sole di Capri Alex Meret: alto, slanciato, nu’ fustacchione con la faccia d’angelo, e dice che sa parare… Uno del Nord che ha subito fatto breccia nei cuori del nostro popolo del Sud! Anche se, diciamocelo però, vi era una ciorta nera da scrollarsi di dosso. Meret è infatti un predestinato: dopo l’esordio a Udine con i professionisti, il 2 dicembre del 2015, a soli 18 anni, nella partita di Coppa Italia vinta 3-1 contro l’Atalanta, l’anno successivo viene ceduto in prestito alla SPAL, neopromossa in Serie B dove esordisce alla prima giornata e viene schierato per 30 partite risultando tra i protagonisti del campionato vinto proprio dalla squadra di Ferrara promossa in Serie A dopo 50 anni.

Manco il tempo di gioire però che nell’ottobre 2017 si opera per curare un’instabilità della parete inguinale. Tornato in squadra fa il suo esordio stagionale in serie A il 28 gennaio 2018, a 20 anni, ma dopo 13 presenze in campionato, in seguito ad un nuovo infortunio alla spalla rimediato il 21 aprile nella partita contro la Roma deve nuovamente fermarsi. L’estate scorsa lo compra il Napoli ma all’inizio del ritiro manco il tempo di dire ‘’maronna mia aiuteme’’ che a Dimaro, in uno scontro fortuito durante l’allenamento si infortuna riportando la frattura dell’ulna del braccio sinistro. Mammà che ciorta!

La piccola azienda agricola di Andrea Koch

A parlare dell’isola Azzurra – manco a spiegarlo il perché dell’azzurro, ndr – vi sono tante meraviglie e tra queste l’Antica Scala Fenicia che collega la piana a monte di Marina Grande con il ciglio della rupe dove oggi sorge Villa San Michele, ad Anacapri. Abbandonato il porto, giusto ai piedi di questa meravigliosa opera dell’uomo che ha sfidato la natura impervia del costone roccioso che affaccia sul porto c’è la piccola azienda agricola di Andrea Koch, un giovanotto dai tratti tipicamente mediterranei ma culturalmente affascinato dalla Mitteleuropa dove vi trascorre buona parte dell’anno all’inseguimento della sua vita privata e professionale di autore e interprete musicale. Uno del Sud costantemente in giro per il profondo Nord!

Qui però c’ha le radici, in questi poco più di quattromila metri, meno di mezzo ettaro di cui appena un moggio piantato a vigneto. Sono in tutto quattro pezze (così vengono chiamate localmente le terrazze con muretti a secco) con piante allevate perlopiù a pergola; in alcuni punti invece è ancora possibile scorgere vecchi ceppi allevati con il tradizionale spalatrone puteolano, dove si arrampicano qua e là un po’ di Biancolella, qui detta San Nicola, Piedirosso, Falanghina e Ciunchese, quest’ultimo ritenuto da alcuni contadini un vitigno autoctono caprese quando in realtà si tratta praticamente del ben noto Greco.

Da questa manciata di terra viene fuori proprio da Ciunchese, Biancolella e Falanghina il buonissimo Capri bianco 2017 di Scala Fenicia, vino davvero unico e suggestivo, tra i pochi doc ancora prodotti sull’isola, dal colore paglierino e dai profumi delicati di macchia mediterranea e sentori agrumati, dal sorso sottile, fresco, asciutto, a tratti emozionale, delicato e minerale sul finale di bocca. Uno di quei vini da bere a secchi…

Il giovane portierone friulano

Tornando al giovane portierone friulano, mo’ che ha messo piede in campo, ci auguriamo che tutta la malasorte sia finalmente alle spalle, proprio come quel numero 1 che indossa e che vale tantissimo per Napoli e per il Napoli che su di lui ha investito tanto e che tutti noi speriamo sappia accompagnarci verso un futuro dalle aspettative altissime.

A Napoli l’ultimo italiano degno di nota nel suo ruolo a vestire l’azzurro, salvando la pace del buon Gennaro Iezzo che pure ha fatto il suo, uno capace di scaldare veramente il cuore e scuotere gli animi dei napoletani è lontano quasi vent’anni, l’indimenticato Pino Taglialatela – il nostro Batman -, che nonostante giocasse in formazioni non sempre all’altezza del Campionato disputato ha saputo però guadagnarsi l’affetto più sincero dei tifosi con interventi memorabili ed un atteggiamento sempre da grande uomo squadra e serio professionista. Forse l’ultimo n.1, prima del nuovo n.1!

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