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Sacchi: “A Milano Ancelotti si è fidato troppo di alcuni calciatori”

Alla Gazzetta: «Non tutti sono disposti a correre e a sacrificarsi per gli altri. Elevare il livello tecnico non sempre equivale a migliorare il gioco. Il Napoli ha perso equilibrio»

Sacchi: “A Milano Ancelotti si è fidato troppo di alcuni calciatori”

Fabian forse ha risentito dell’assenza di incontristi

Sulla Gazzetta Arrigo Sacchi analizza Milan-Napoli di sabato scorso. Ed evidenzia il passo indietro rispetto a Napoli-Lazio. “Il primo tempo degli azzurri è stato moscio causando così scarsa organizzazione, velocità e un pressing lento, facilmente superabile dagli uomini di Rino Gattuso. Il secondo tempo è stato migliore, ma niente di straordinario”.

A proposito della formazione, l’Arrigo scrive:

Ancelotti, fiducioso dell’impegno dei propri calciatori, aveva presentato una formazione molto offensiva inserendo tutta l’artiglieria tecnica possibile: Insigne, Mertens, Milik, Callejon, in attacco e a centrocampo due mezzepunte come Zielinski e Ruiz. Quest’ultimo non ha ripetuto la brillante prova precedente ma forse ha sentito la mancanza di un incontrista che lo aiutasse e gli consentisse di effettuare degli affondi. Mentre Insigne a sinistra è stato meno disposto ad aiutare il centrocampo, a pressare e a rientrare rispetto a quello che aveva fatto Zielinski con la Lazio.

Il calcio è prima di tutto equilibrio, come Carlo sa, ma forse ha avuto troppa fiducia in alcuni giocatori che non sono in forma e che sono poco disposti a correre e a sacrificarsi per gli altri. Elevare il livello tecnico individuale non sempre corrisponde a migliorare il gioco né, tantomeno, l’organizzazione di squadra, l’amalgama e le vittorie. Il Napoli potrà battere il Milan unicamente se migliorerà in generosità, entusiasmo e spirito di squadra che sono i valori imprescindibili per raggiungere buon gioco e vittorie.

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