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Ponte Morandi: livelli di sicurezza decisi a tavolino da Autostrade. Trovati altri due reperti cruciali

Gli screening trimestrali non garantivano la sicurezza. Zoppas: il Ponte aveva gravi difetti strutturali; l’Italia è nemica di chi fa impresa

Ponte Morandi: livelli di sicurezza decisi a tavolino da Autostrade. Trovati altri due reperti cruciali

I livelli di sicurezza del Morandi “venivano decisi a tavolino”: “la valutazione sull’esito delle ispezioni trimestrali al viadotto si è rivelata pressoché identica mese dopo mese, perlomeno nell’ultimo quinquennio”.

È l’ennesimo scempio raccontato dal quotidiano genovese Il Secolo XIX sulla base di una “qualificata fonte giudiziaria”.

Gli screening trimestrali non garantivano la stabilità del ponte

A dimostrarlo è ancora una volta l’esito della nuova tornata di interrogatori condotti dalla Guardia di Finanza che adesso cerca di capire quanto fossero affidabili gli screening che ogni tre mesi venivano fatti sul ponte per garantirne la stabilità e che “evidentemente non garantivano nulla”.

Oggi sarà ascoltato, per questo, dai Finanzieri Maurizio Ceneri, ingegnere e coordinatore dei sopralluoghi periodici eseguiti da Spea Engineering, società controllata da Autostrade e incaricata di monitoraggi e prevenzione rischi.

Trovati altri due reperti forse cruciali

Dopo il ritrovamento del reperto 132, gli investigatori hanno individuato almeno altri due reperti che potrebbero rivelarsi cruciali e che a loro volta saranno inviati in un laboratorio di Zurigo per essere analizzati.

A breve, scrive Il Secolo XIX, potrebbero essere convocati dai pm alcuni dei principali manager di Autostrade per l’Italia.

L’intervista a Gianfranco Zoppas: “Il Ponte aveva gravi difetti strutturali”

Interessante, per l’assoluzione piena che arriva per Autostrade, l’intervista all’imprenditore Gianfranco Zoppas, presidente del Gruppo Zoppas, pubblicata da la Repubblica a pagina 25.

Zoppas, chiamato ad esprimersi sulla figura di Gilberto Benetton, lo indica come un “esempio e modello” per gli imprenditori veneti. A proposito del crollo del Morandi, dichiara: “Avevano avuto in gestione dallo Stato (i Benetton, ndr) un manufatto con gravi difetti strutturali, e neppure gli approfondimenti che certamente erano stati compiuti avevano consentito di individuarli. Gilberto era troppo serio per trascurare elementi così importanti per la sicurezza di chi utilizza quelle infrastrutture e per il futuro dell’azienda di cui è azionista”.

Zoppas racconta quanto Benetton fosse stato provato dalla tragedia e dice: “La tragedia del ponte Morandi ha messo noi imprenditori di fronte a una realtà difficile da interpretare: non sappiamo più se questo Paese è amico o nemico di chi fa impresa, arrivano messaggi contraddittori. Sicuramente gli imprenditori, cioè i primi artefici dello sviluppo economico, non vengono aiutati nei momenti difficili, spesso anzi sono osteggiati”.

Genova 11.36

Su Genova Today il trailer del docufilm sul crollo del Morandi, Genova 11:36, prodotto da 42° Parallelo: per ora pochi istanti che documentano i minuti subito successivi al crollo.

Un concerto per Genova

Genova24.it annuncia il concerto per Genova in programma il 17 e 18 novembre all’Rds Stadium della Fiumara: una due giorni di musica il cui ricavato sarà donato all’associazione degli sfollati del Morandi.

L’idea viene da due storiche band genovesi, gli Ex-Otago e i Meganoidi ed ha coinvolto diversi altri artisti della scena indie. Per ora si esibiranno: Rezophonic, Willie Peyote, Motta, Canova, lo Stato Sociale, gli Ex-Otago, Era Serenase, Omar Pedrini, Sadis, Zibba, Punkreas, i Meganoidi e i Ministri.

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