Il commento su Repubblica: «Buffon ha sbroccato a Madrid, ma non può passare da simbolo a mostro di Londra in pochi minuti».
Il commento su Repubblica
Parte dai fatti, Gianni Mura su Repubblica. Dal rigore su Benatia: «Nettissimo secondo molti. tra cui tutti gli antijuventini. Rigore inesistente, secondo l’ex arbitro Cesari e quasi tutti i filojuventini, tra cui Diego Maradona che juventino di certo non è… Nella mia visione del calcio esistono tre categorie: rigoretti, rigori e rigoroni. Quello di Madrid era un rigoretto, puoi darlo o non darlo. Se lo dai in un momento cruciale devi essere proprio sicuro. È questo che ha imbufalito i bianconeri».
«I grandi arbitri – prosegue Mura – conoscono il regolamento e sanno che va interpretato. Quello di Madrid non era un buon arbitro perché, fischiato il rigore, avrebbe dovuto espellere Benatia col secondo giallo, e non l’ha fatto. Avrebbe fischiato lo stesso rigore nell’area dei bianchi? Non credo. Il “miedo escenico” del Bernabeu non è un luogo comune, il Bayern può confermare».
Il postpartita
Un’analisi delle dichiarazioni calde del postpartita: «Cominciamo da una stranezza: viene annunciato in tv che della Juve parlerà solo il presidente, ed è mossa comprensibile. Parla Agnelli, pro-Var e anti-Collina. E poi parlano tutti. Benatia, di stupro, Buffon di tutto, ma in particolare dell’arbitro. Su alcuni punti esagera, altri poteva esprimerli meglio, ma bisogna considerare il contesto e le attenuanti, che non mancano».
Su Buffon: «Ha parlato come un bambino adulto, che conosce parole inusuali
nelle frasi da spogliatoio (il verbo albergare, ad esempio), e parole che usa in modo sproporzionato: “crimine contro l’umanità”, con quel che succede in Siria e altrove, è lo scivolone peggiore. “Un bidone dell’immondizia al posto del cuore” invece è spiazzante. Come si faceva coi rigori all’oratorio, penso che si dovrebbe concedere a chiunque non il diritto ma la possibilità di sbroccare dopo tre o cinque (fate voi) anni di buona e leale condotta. E a Madrid Buffon ha sbroccato»,
La conclusione di Mura: «Eccessivo farlo passare in cinque minuti come mostro di Londra. Il fatto che esca tra gli applausi in tutti gli stadi del mondo, Bernabeu compreso, venga applaudito dagli avversari come un’icona positiva, come sportivo che sa cos’è il fair play, una ragione ci sarà pure. Sia chiaro che non sto difendendo il Buffon di Madrid ma il Buffon del dopo-Madrid. E aggiungo: sono sicuro che giocherà ancora, non so dove né con che maglia. Il primo a non accettare un finale stonato sarà lui».