Il commento di Luigi Garlando: «Il Napoli ha puntato tutto sui titolarissimi, i quattro punti di vantaggio di Allegri nascono dalla panchina».
Il commento
Napoli-Chievo 2-1 è stata una partita strana, che non ha offerto molti spunti “tattici” ma più che altro di concetto. Riserve, turnazioni, sfruttamento della rosa: questi i temi fondamentali emersi dopo una rimonta pazza e significativa. Un parallelo particolare è quello costruito da Luigi Garlando, che commenta così il piano partita e stagionale di Sarri sulla Gazzetta dello Sport: «In fondo Sarri ha tentato lo stesso azzardo di Vettel: arrivare al traguardo senza passare dai box. Cioè puntando tutto sui suoi titolarissimi. Alla Ferrari in Bahrain è andata bene; al Napoli, per ora, un po’ meno, nel senso che ha dovuto concedere il sorpasso alla Juve e anche ieri contro il Chievo ha mostrato tutto il logorio per la lunga corsa di testa».
Questione di numeri: «Nelle ultime cinque giornate, gli azzurri hanno raccolto solo due vittorie. Entrambe in casa, sofferte e di misura. Il gioco non sgorga più allegro come prima, la circolazione di palla ha perso velocità. Non è un caso che a ribaltare il Chievo siano stati due non titolarissimi: Diawara e Milik. Due gomme nuove. I 4 punti di vantaggio Allegri se li è scavati anche con i cambi e con la freschezza di Cuadrado e Bernardeschi. In questi ultimi 7 giri la variante Milik, centravanti vero e fisico, potrà aiutare parecchio una manovra stanca, diventata sempre più prevedibile. La rimonta di ieri, ormai insperata, ha riempito il serbatoio di nuovo entusiasmo. La spia del sogno scudetto resta accesa. Lo scontro diretto con la Juve riposizionerà le vetture all’imbocco del rettilineo finale».
