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Sarri: «Riconosciamo che il Napoli è cresciuto, per fatturato e valore del parco giocatori»

Maurizio Sarri in in conferenza stampa al termine di Lipsia-Napoli: «Siamo il quinto monte ingaggi, eppure siamo in corsa per un obiettivo che nessuno, da anni, poteva coltivare».

Sarri: «Riconosciamo che il Napoli è cresciuto, per fatturato e valore del parco giocatori»
Sarri / Foto Matteo Ciambelli

In conferenza stampa

Maurizio Sarri in in conferenza stampa al termine di Lipsia-Napoli: «Partita tosta e seria dopo che abbiamo completamente sbagliato il match d’andata. Venire a vincere qui per 2-0 non è facile, andata da cialtroni e un ritorno da… Ci sono tanti segnali positivi, c’è rammarico ma abbiamo dimostrato di avere un’anima».

La vittoria dello scudetto o si resta a mani vuote? «Non è così, il club ha aumentato il fatturato ed è cresciuto nel parco calciatori. Sono stati ottenuti risultati straordinari. Ci resta un obiettivo che da anni nessuna squadra poteva coltivare a febbraio. Abbiamo il quinto monte ingaggi, qualcosa deve esserci riconosciuto. Negli ultimi mesi siamo rimasti con 15 calciatori e tre portieri, è una constatazione. Cerchiamo di far diventare logica la pressione, non dobbiamo essere irrazionali. Ringrazio chi ci ha seguito qui stasera, a Cagliari non potranno esserci per delle decisioni che denotano incapacità. Abbiamo fatto in modo che i tifosi si innamorassero ancora e nuovamente di noi, È l’aspetto più importante, e a Napoli è qualcosa di più».

Sarri e i miglioramenti per il futuro nelle coppe: «Siamo da tempo senza Ghoulam e Milik, due calciatori importanti che avrebbero ampliato la rosa. L’organico va ampliato, ma si deve crescere anche come mentalità, sono pochi i club che riescono a tenere lo stesso livello, in tutte le competizioni, per tanti mesi. Deve essere il nostro obiettivo».

Il ricordo del Napoli

Sarri, Tonelli, Zielinski e la memoria futura di questo Napoli: «Piotr è uno dei calciatori che più presenze, forse solo Hamsik ne conta più di lui. Anche gli altri stanno dando segnali importanti. Diawara, dopo aver sbagliato l’andata, è andato nella giusta direzione; Maggio è alla 17esima presenza stagionale, Tonelli ha avuto problemi nell’ultimo anno e mezzo. Per caratteristiche, è un calciatore che ha necessità di giocare per coltivare la sua aggresività. Anche e è meno forte tecnicamente, può diventare un punto di riferimento».

«Ci sono squadre che non vincono ma vengono ricordate, penso all’Olanda degli anni Settanta. Questo Napoli avrà un posto nella memoria del futuro, ma speriamo di fare qualcosa di più a livello di trofei».

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