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Lega, Tebas è praticamente sfumato; assemblea spaccata, si attende il ritorno di Malagò

Mentre in Spagna rinnovano il contratto all’amministratore delegato di Lega, c’è ancora forte divisione in Italia su tutti i temi calcistici.

Lega, Tebas è praticamente sfumato; assemblea spaccata, si attende il ritorno di Malagò

L’articolo della Gazzetta

Dopo l’anticipazione di ieri, la Gazzetta dello Sport conferma: «Javier Tebas, manager della Liga, è stato blindato ieri dall’assemblea dei 40 club spagnoli di prima e seconda divisione. Mentre in Serie A permane lo stallo politico, ben fotografato dall’assemblea odierna, saltata perché manca il numero legale». Una fotografia cruda ma severa, realistica, di una situazione complessa.

Il nuovo contratto di Tebas è stato approvato con amplissima maggioranza: 35 voti a favore e cinque contrari (Real Madrid, Athletic Bilbao e tre società di Segunda Division). Il boss del campionato spagnolo vedrà raddoppiarsi il suo ingaggio, proprio come un top player alle prese con un rinnovo di calciomercato: «Da 629mila euro a 1,2 milioni fissi (più 250mila di bonus, come in precedenza). Sono state esaudite le richieste del manager che, in cambio, sarà vincolato a una clausola anticoncorrenza: se volesse licenziarsi non potrà lavorare in un’altra lega europea per 2 anni»

La rosea spiega però che questa è e resta solo un’offerta. Tebas può decidere se accettare o meno la proposta dell’assemblea. Solo che in Spagna «nessuno si aspetta un voltafaccia, dopo lo sforzo fatto per accontentarlo».

Alternative

Per il ruolo di ad della Lega, sembra ora “salire” il nome di Luigi De Siervo, già a capo di Infront. Ma «tutto è ancora incerto, anche perché l’intera partita delle nomine di Lega è lontana dalla conclusione. La Serie A rimane sostanzialmente spaccata in due. Erano state otto società (Atalanta, Genoa, Lazio, Milan, Napoli, Torino e Udinese e Verona) a chiedere la convocazione dell’assemblea elettiva per oggi in modo da accelerare il rinnovo degli organi. Sono state altre otto società (Benevento, Bologna, Fiorentina, Inter, Juventus, Roma, Sampdoria e Sassuolo) ad annunciare, in una lettera, la loro assenza facendo mancare il quorum (14 club) per la costituzione dell’assise».

I prossimi passi: l’attesa del ritorno di Malagò dalla Corea del Sud (è impegnato ai Giochi invernali); l’insediamento del presidente del Coni come commissario di Lega; la prima assemblea del 27, con all’ordine del giorno la costruzione di un’agenda di lavoro, piuttosto che le elezioni. Possibile anche un adattamento dello statuto, già modificato ma non ancora perfettamente parametrato per le esigenze dei club di Serie A. Potrebbe essere abbassato il quorum per la governance, ma una modifica di questo tipo richiede comunque 14 voti favorevoli. In più, c’è anche quella piccola faccenda dei diritti tv da sistemare. Tanti auguri.

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