ilNapolista

Sacchi: «Un monumento a Sarri, il Napoli non è ancora all’altezza della Juventus»

L’intervista di Arrigo Sacchi al Corriere del Mezzogiorno: «Con i limiti attuali, i partenopei non possono giocare né di forza, né di esperienza».

Sacchi: «Un monumento a Sarri, il Napoli non è ancora all’altezza della Juventus»

L’intervista al Corriere del Mezzogiorno

Arrigo Sacchi difende il Napoli in questi giorni di after dopo la prima sconfitta in campionato, contro la Juventus. L’ex ct della Nazionale conferma la sua opinione “storica” su Sarri, sul Napoli, sul gioco e sulla Juventus. Anzi, con i bianconeri Sacchi è addirittura severo: «Ha vinto, sì, ma con un gol realizzato nei primi quindici minuti e poi tutti lì dietro a chiudersi a riccio. La Juve ha tutto per diventare una grande squadra, tuttavia la sua ascesa diventa complicata se per 70 minuti lascia giocare esclusivamente gli avversari. In Spagna una vittoria come quella della Juve non sarebbe celebrata».

Il monumento a Sarri: «Gli eroi sono coloro che fanno ciò che possono. Mi è sembrato di assistere ad un incontro di pugilato tra un peso piuma e un peso massimo. Napoli primo? Ed è per questo che occorre essere grati a Sarri e ai suoi calciatori. Occorre fargli un monumento, altro che rimproveri. Se, come si crede in giro, oggi il calcio pesa più per i soldi che per la passione, allora occorre fare i conti con il patrimonio calcistico della Juve che vale 450 milioni, mentre quello del Napoli è di appena 180 milioni. E con il costo dei bianconeri: di 180 milioni contro i 78 del Napoli».

L’impatto possibile di questa sconfitta secondo Sacchi: «Sogno infranto? No, assolutamente. Il Napoli saprà riprendersi. Certo, l’altra sera gli azzurri non hanno potuto schierare in campo un top player alla Higuain. Anzi, lo avevano contro e gli ha fatto gol. Inoltre, il Napoli ha una rosa risicata, molti non sono ancora all’altezza delle ambizioni dei tifosi. Con i limiti attuali, i partenopei non possono giocare né di forza, né di esperienza, e neanche avvalendosi di uomini di elevazione».

ilnapolista © riproduzione riservata