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Il Napoli c’è sempre stato, godiamocelo

Sono state due settimane lunghe, chi conosce il calcio e il Napoli non ha mai avuto dubbi

Il Napoli c’è sempre stato, godiamocelo

Sarri e Hamsik

Mi dicono che il Napoli sia tornato, mi domando se mai fosse andato da qualche parte. Mi dicono che tutti abbiano esultato al gol di Hamsik, anche quelli che oggi non lo avrebbero voluto in campo. Ho letto sui social qualche commento agghiacciante quando sono state annunciate le formazioni, tutti pronti a rimangiarsi tutto, del resto è così che funziona. Sono contento di aver adottato in queste due settimane difficili la linea della misura, e non perché io sia una persona tranquilla o con i paraocchi, ma solo perché io sono uno che in questa squadra ci crede. E se credi in qualcosa non basterà un colpo di vento a farti voltare dall’altra parte.

Sarri è di nuovo un maestro, per me lo è sempre stato, e il Sarri vero qual è? Quello di oggi o quello di domenica scorsa? E il vero Hamsik qual è? La risposta io la conosco, il resto sono chiacchiere per passare il tempo, che pure sono piacevoli, ma rimangono chiacchiere. E di nuovo il Sarri giusto qual è? Quello che schiera Zielinski a sinistra o quello che schiera Zielinski a sinistra? No, non è la stessa domanda, sono due domande, la prima domanda è per quelli che la settimana scorsa sostenevano che il polacco a sinistra non fosse cosa, la seconda è per quelli che dicono che oggi è stato grandioso. Sono gli stessi. In mezzo c’è il tempo necessario a far girare le cose, c’è la capacità di vedere, di andare oltre le nostre anime da tifosi. Io trovo insopportabile dover continuamente leggere: “Deve mettere quello, deve togliere quell’altro”.

I racconti di mio padre

Mio padre mi ha raccontato che la settimana scorsa sentiva questi suoi coetanei dire cose come: “Già si vede ca chist’ nun tenen’ troppo genio”, a uno di loro mio padre ha risposto: “Ma parle tu ca nun ‘e maje faticate”. Sono cose belle e divertenti ma che esulano dal pallone, il pallone è una cosa seria. Chi un po’ ne capisce di calcio sentiva che il Napoli non avrebbe sbagliato la partita, perché questa partita è il risultato delle esperienze precedenti, è la somma degli sbagli, è la consapevolezza che una squadra forte più di un paio di partite non le può sbagliare.

La sobrietà di Marek

Non possiamo evitare di scrivere qualche battuta su Hamsik; l’ho difeso partita dopo partita, in questa parte di stagione con più ombre che luci, perché sapevo quello che credo sappia Sarri: senza Hamsik l’equilibrio della squadra diventa precario. Sapevo, poi, che questo gol sarebbe arrivato e sapevo anche che Hamsik avrebbe esultato con moderazione, con sobrietà. Se raggiungi Maradona devi essere parecchio felice ma nessuna esultanza sarà capace di rendere quella felicità, e allora è giusto gioire ed è giusto capire anche che quella gioia con sé porta un peso; sei lì dove solo il più forte di tutti i tempi è mai stato, e puoi lasciartelo alle spalle semplicemente giocando a pallone come sai.

Da Jorginho a Spalletti

Non possiamo evitare di scrivere due parole su Jorginho, che tutti davano stanco e mezzo morto, e invece oggi regala due palle che portano a due gol.

Non possiamo evitare di scrivere due parole su Mertens che stasera è parso di nuovo vivo, vivissimo, grande palla per Hamsik e al gol tornerà domenica.

Possiamo evitare di scrivere due parole sui commentatori Sky, e infatti evitiamo.

Non possiamo evitare di mandare un affettuoso saluto a Spalletti, che il campionato è lungo e tirarsela non è mai una buona cosa.

Tutto questo per dire che sono state due settimane lunghe, che la nostra intolleranza ha reso ancora più lunghe; due settimane durante le quali non si è più capito se avreste voluto il Napoli spettacolare o quello pragmatico. Due settimane, infine, durante le quali il peso della uallera è diventato di 21 tonnellate.

E se ci godessimo il campionato?

Note a margine

  • Un saluto a chi voleva la testa di Sarri questa settimana, testa che è sempre un passo avanti e ci frega.
  • Un saluto ai giornalisti della Gazzetta che domani mattina non avranno nulla da celebrare.
  • Un abbraccio al capitano, perché i numeri sono numeri, ma i numeri di Maradona sono numeri difficili.
  • Un saluto a Ounas, così tanto per.
  • #IoStoConSarri in questa come nelle altre serate.
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