Ho visto il Napoli fare il Napoli ma loro sono più bravi. E non solo fisicamente, come il Real. Poi, in due minuti, il gol sbagliato da Callejon e il 3-2 di Aguero
Napoli – Manchester City 2 – 4
Abbiamo visto una grande partita. Ho visto il Napoli fare il Napoli. Nessun timore, rispetto ma niente paura. Faccia a faccia con quelli che, attualmente, sono i migliori.
Per mesi ci siamo sorbiti la favola del “Napoli miglior squadra d’Europa”, evidentemente chi perpetrava questo concetto non aveva mai visto giocare il City o una squadra di Guardiola in generale.
La squadra la fa sì la tattica, il gioco, ma anche i giocatori. Volessi proporre un paragone azzardato, direi che il City è il Napoli con giocatori di un livello superiore. Questa è un po’ una bestemmiona. Però è per dare l’idea di chi abbiamo affrontato.
La differenza tra il Real Madrid e il City
Se l’anno scorso il Real ci ha sovrastati “solo” con il fisico e la pura potenza tecnica. Quest’anno il City l’ha fatto semplicemente perché è una squadra più forte di noi. Nell’interpretazione dei singoli del gioco, più che del gioco in sé. Un po’ contorto come concetto ma spero di essere stato comprensibile.
Detto questo, il Napoli ha giocato benissimo. Nonostante il risultato, questa è stata una delle migliori partite in Champions. Fino all’infortunio di Ghoulam, e al momento di sbandamento che ne è conseguito, li abbiamo messi seriamente in difficoltà. Guardiola così nervoso non l’ho mai visto. Una sua squadra schiacciata così in difesa, non si era mai vista, credo. Schiacciata non per volontà loro, per bravura nostra.
Il goal è stato una diretta conseguenza di questo dominio (mi fa ridere scrivere questa parola, il solo pensiero del Napoli che domina il City mi mette i brividi). Stupenda triangolazione Insigne-Mertens. Stop di sinistro, tiro di destro, nel giro di una frazione di secondo, di Insigne. Ederson battuto. Spettacolare
Come anticipato, si arriva all’infortunio di Ghoulam. Il Napoli sbanda, si deve riorganizzare e in quei 5/10 minuti di adattamento prende goal. Un goal che mi ha ricordato la rete subita l’anno scorso col Palermo in campionato. Su calcio d’angolo, la palla viene mossa per creare scompiglio alla zona. Otamendi finisce su Hysaj ed ha vita facile.
Dopo l’intervallo riescono, ancora su palla inattiva, ad andare in vantaggio (in quel momento ho visto aprirsi le cripte dei detrattori della marcatura a zona).
Il Napoli pareggia su rigore, tirato perfettamente da Jorginho. Tra andata e ritorno hanno tirato 3 giocatori diversi.
Il momento decisivo
Il momento decisivo per l’andamento del match avviene sul 2-2.
Mertens riceve bene palla, spalle alla porta, sulla trequarti. Si gira, serve in profondità Callejon. Stop, tiro dello spagnolo. Ederson la colpisce (credo con la testa) e la manda in calcio d’angolo. Sul corner il City riparte a 800km/h con Sané, supera Jorginho, Maggio e (anche fortunosamente) vince il contrasto con Hysaj. Palla sui piedi di Aguero che non conosce perdono.
Il vero momento della partita è questo, la regola non scritta principale del calcio s’è manifestata davanti ai nostri occhi. Nel caso non fosse stata evidenziata abbastanza all’andata e nei minuti precedenti della partita di ieri sera, la differenza dei singoli si è vista in quel minuto. A Callejon manca il cinismo (cosa che non mancherà a Sterling più avanti, da posizione molto simile). Loro con due giocatori volano in porta e ribaltano il match, senza sbagliare davanti al portiere.
La differenza è tutta qui. Tutta in 2 minuti.
Note sparse:
– Jorginho m’è piaciuto, sceso un po’ sul lungo, ma è comprensibile, visti i ritmi. Rigore perfetto, ancora una volta.
– Mertens molto meglio che a Manchester. Hamsik partito molto bene, ero convinto fosse la sua partita. In Champions è stato tante volte determinante.
– Insigne migliore in campo, considerando entrambe le squadre. De Bruyne molto in ombra, nonostante ciò ha piazzato l’ennesimo assist.