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Ventura: «Ho chiesto di anticipare l’inizio del campionato ma è successo il finimondo»

Le dichiarazioni del ct azzurro da Coverciano: «Le nazionali sono sempre esistite, comunque. Il Var? Sono estremamente favorevole».

Ventura: «Ho chiesto di anticipare l’inizio del campionato ma è successo il finimondo»
Ventura, commissario tecnico dell'Italia

Le parole a Covercianoo

Raduno per la nazionale, conferenza stampa di Giampiero Ventura. Il ct azzurro viene interrogato dai giornalisti sui temi caldi, quelli relativi al suo lavoro ma anche quelli che arrivano dal campionato. Come ad esempio il Var, su cui Ventura ha le idee chiarissime: «Sono a favore, ha risolto una miriade di problemi togliendo tantissime polemiche. Dobbiamo dare il tempo a tutti di metabolizzarlo, come ogni cosa nuova che viene introdotta. Sono d’accordo con Rizzoli quando parla di millimetri: dobbiamo discutere solo delle cose clamorose».

C’è spazio anche per “rispondere” alle parole di Sarri sulle pause per le nazionali e il calendario: «Chi ha tanti calciatori convocati in nazionale ha di che essere contento. Le nazionali, comunque, ci sono sempre state. Se mi vengono concessi più giorni per lavorare con la squadra sono contento, io proposi di anticipare l’inizio del campionato e scoppiò il finimondo».

Gli infortuni

Più strettamente collegato all’impegno azzurro è l’argomento infortuni: «Sono cose che capitano. De Rossi è out e dovremo fare a meno anche di Pellegrini e Verratti. Il Paris Saint Germain ci ha inviato la risonanza. Su Belotti abbiamo fatto un favore al Torino non obbligandolo a venire qui».

Sui calciatori chiamati a sostituire gli assenti: «Ventura che ha spiegato così la scelta dei sostituti: “Per quel che riguarda il centrocampo sono stato in pratica obbligato. In attacco invece ho fatto le mie scelte. Di Balotelli ne ho già parlato a più riprese, se poi ci saranno giocatori che a ridosso del Mondiale saranno in forma allora potrò pensarci. Zaza? In attesa di sapere con precisione le condizioni di Belotti abbiamo optato per Inglese».

«Stiamo monitorando tantissimi giocatori. Sansone, Balotelli, Chiesa. In Italia non c’è una squadra che gioca come il Napoli, così come non ce n’è una che gioca come l’Atalanta o come la Juventus. in base alle caratteristiche dei giocatori si studia un modo di giocare che possa farli rendere al meglio».

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