La probabile formazione del Napolista: i dubbi (Maksimovic, Rog, Diawara) all’improvviso
La nostra idea sulla formazione di stasera, sui ballottaggi e sulle possibili scelte in vista dell’inizio della partita contro il Manchester City.

La gioia di Rog dopo il gol 3-1 all'Atalanta nella gara d'andata
Manchester City-Napoli
Un puro esercizio mnemonico si è trasformato nella risoluzione di un rebus. Tra rumors e dichiarazioni spontanee di Sarri, la formazione con cui il Napoli affronterà stasera il Manchester City è diventata all’improvviso un piccolo tetris di dubbi. Certo, ci sono state anche indicazioni “normalizzanti” ieri in conferenza, ad esempio quella sul fatto che «di questi tempi si può forzare nel gioco». Però, come dire: l’apertura su Rog, le notizie che girano sugli allenamenti e persino le percezioni della serie “Love is in the air” ci suggeriscono qualche possibile novità. Anzi, qualche clamorosa novità visti i risultati da favola costruiti finora. Nulla vieta a Sarri di ritornare sui suoi passi e rispolverare i titolarissimi, anzi noi crediamo che alla fine andrà così. Intanto, però, ci divertiamo col nostro solito giochino delle percentuali.
Albiol – Maksimovic
Addirittura poiù di Vlad Chiriches, ecco la possibilità che Nikola Maksimovic torni titolare nella partita che te l’aspetteresti di meno. Secondo alcuni rumors, il serbo è stato provato accanto a Koulibaly. Potrebbe essere una novità clamorosa, soprattutto alla luce della meravigliosa prestazione confezionata a Roma. Dal punto di vista tattico, in realtà, la mossa non ci convincerebbe troppo. Contro Gabriel Jesus e/o Aguero, forse sarebbe meglio schierare un difensore dai riferimenti più sicuri, con i meccanismi mandati meglio a memoria. Tipo, ancora, quel Raul Albiol visto a Roma. In caso contrario, l’esigenza sarebbe quella di dare respiro allo spagnolo e maggiore fisicità nella copertura degli spazi. Per noi questa scelta vale il 30%, non di più.
Jorginho – Diawara
Stessa cosa qui, perché Jorginho è in gran forma e l’ultimo Diawara che ricordiamo (a Ferrara) non era proprio perfettamente sincronizzato con la squadra. Dal punto di vista tattico, il 30% del guineano pesa leggermente di più rispetto a quello di Maksimovic. Perché Amadou ha la faccia di cazzo del palleggiatore impenitente, ma anche la capacità di offrire una fisicità più spiccata in fase di non possesso. Contro una probabile linea a tre di centrocampo composta da De Bruyne, Fernandinho e Silva è quasi obbligatorio pensare a qualche contromisura in chiave contenitiva. Diawara in formazione assicura questo e quello, nel senso che inserire lui vuol dire mantenere una qualità importante negli appoggi (magari c’è una frequenza diversa nel gioco) aumentando il coefficiente muscolare. Potrebbe essere un’idea, come dire.
Allan-Zielinski-Rog
Il capitolo che apriamo ora è soprattutto di Marko Rog. L’uomo citato espressamente da Sarri ieri in conferenza, la variabile impazzita dell’Etihad. Addirittura, qualcuno ha pensato di “schierarlo” esterno alto, al posto di Callejon, fin dal primo minuto. Quell’idea vale circa l’1%, non l’abbiamo considerata. Ci limitiamo a un’elezione a tre con Allan (favorito, perché titolarissimo e perché miglior giocatore di questo inizio di stagione insieme a Ghoulam) e con Zielinski, probabilmente il più deludente da Napoli-Atalanta in poi. Il croato rappresenterebbe un’estensione del discorso fatto sopra con Diawara. Ovvero: contrapporre al centrocampo creativo del City un recuperatore di palloni di grande sostanza. Forse anche di troppa foga, vista l’inclinazione di Marko al fallo gratuito e inutile.
Sarri ha giustamente sottolineato che l’ex Dinamo Zagabria è entrato davvero nelle sue rotazioni, Mancheester (come Torino o Roma dello scorso anno) potrebbe rappresentare la tappa del (ri)lancio definitivo nel novero dei possibili titolari. Ci starebbe, perché la qualità di ribaltamento (che fa parte del corredo calcistico di Zielinski, comunque) e il discorso già fatto sulla garra potrebbero essere utili in una notte potenzialmente infernale come quella da vivere contro Guardiola e i suoi mostri. Ecco che allora i tre del centrodestra partono praticamente appaiati. Love is in the Air, abbiamo scritto sopra. Vedremo se questa sensazione di sorpresa latente sarà confermata dalla realtà della formazione titolare.