Slow Napoli a Ferrara, primo tempo grigio contro un’ottima Spal

Commento ai primi 45' di Spal-Napoli: i ragazzi di Semplici sono coraggiosi e cercano sempre la costruzione, il Napoli è ancora fuori giri.

Napoli

Il gioco del possesso

Strano vedere il Napoli arrancare in pressing sul possesso avversario. Capita, sta capitando al Paolo Mazza di Ferrara, contro la Spal neopromossa. La squadra di Semplici sceglie di tenere il pallone in chiave difensiva, tiene i tre centrali bassi per cercare di costruire fin dalla propria area e poi cerca la verticalizzazione alle spalle del centrocampo “risucchiato”. Nasce così il gol di Schiattarella, lo scivolamento è lento e il tiro del ragazzo di Mugnano è imprendibile. Insigne la rimette subito in piedi, nel mezzo della selva difensiva biancoazzurra. In fase di non possesso, i nove calciatori della Spal coinvolti non fanno altro che occupare uno spazio preciso, quasi limitato e limitante. Linee di passaggio serrate, tanto è vero che il tiro di Insigne e l’altra grande occasione (di Hamsik, sullo 0-0), nascono da una giocata episodica – un rimpallo che favorisce Callejon e un gran dribbling dello slovacco.

Il Napoli soffre l’elastico offensivo tra Borriello e Antenucci e non è veloce e preciso nelle ripartenze. Il problema è proprio questo: la Spal tiene palla soprattutto per non esporsi a rischi, quando la perde il Napoli commette errori di misura nella zona centrale che castrano o rallentano la transizione. Nel vivo del gioco Hamsik e Insigne, un po’ spento Zielinski. Vediamo il secondo tempo.

Correlate