Al Napoli bastano cinque minuti e nel primo tempo non aveva giocato così male. Poi gli eventi casuali e le nostre accelerazioni
Lazio – Napoli 1 – 4
Il momento si è dilatato nel tempo e raccoglie vari momenti e vari eventi al suo interno.
5 minuti.
Quelli sono bastati a questo Napoli.
Se ne è parlato tanto di quanto sia diverso il Napoli quest’anno. La partita di ieri è una dimostrazione.
Eventi casuali (i cambi forzati per la Lazio) e causali (il gioco del Napoli e la bravura dei singoli) che aprono, ribaltano e chiudono la partita.
5 minuti.
La miglior partita stagionale di Hamsik
Il Napoli non aveva giocato male il primo tempo, sicuramente migliore di quelli con Atalanta e Bologna. Nonostante lo svantaggio aveva dimostrato di essere pericoloso e di essere in partita.
Poi gli eventi casuali/causali sono entrati in gioco.
Fuori De Vrij tra primo e secondo tempo. Calcio d’angolo per il Napoli. Albiol solissimo sul secondo palo a botta sicura, grande parata di riflesso di Strakosha (gran bel portiere), Koulibaly la scaraventa dentro.
Il Napoli accelera.
Possesso rapido a due tocchi. Avvolgente. Giocata di Jorginho: finta di corpo e verticalizzazione su Hamsik. Penetra e scarica. Callejon a incrociare.
Altra verticalizzazione di Jorginho. Strakosha esce bene ma non benissimo. Mertens fa il Mertens, replica il goal fatto col Torino (Trevisani e Adani ancora presenti, quest’ultimo lo definì “vaselina” l’anno scorso).
Fine della partita.
L’ultimo evento casuale che sancisce la fine definitiva del match è l’uscita di Basta. Lazio in 10 e il Napoli fa possesso sterile. Accelera solo negli ultimi 25 metri, così arriva il rigore.
Note:
– Miglior partita stagionale di Hamsik.
– Jorginho ancora una volta essenziale.
– Maggio credo ci stia dimostrando di meritare di stare lì.
