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Eschilo, Sofocle ed Euripide: il triplete del dramma juventino in terra di Calabria

La finale di Champions vissuta in Calabria e il dolore post-partita di Buffon e donna Ilaria: in Calabria c’è un posto che potrebbe rigenerare entrambi

Eschilo, Sofocle ed Euripide: il triplete del dramma juventino in terra di Calabria

Al Bar Juve

Pregiatissimi leggitori del Napolista, per colpa di H. Melville ovvero per qualche altra insana lettura giovanile, ho scelto di trascorrere, in un feudo bianconero, le ore di passione antecedenti la finale Champions.

Colgo, quindi, l’occasione per raccontarvi – brevemente – l’esperienza mistica che ho vissuto nel tenimento di Belvedere Marittimo nella provincia di Calabria Citra (queste brevi note seguono la narrazione del direttore Gallo tra gli aficionados pugliesi di Allegri e soci).

Veniamo al dunque. In preda a una strana anamnesi, stimolata forse dal caldo asfissiante del primo pomeriggio, mi appare la sagoma perfida del delizioso tartufo al pistacchio del Bar Juve (un locale del centro storico del grazioso borgo antico). Peppino avrebbe detto: “… E ho detto tutto!”.

Il convento di San Daniele

Con l’ardore e la temerarietà del capitano Achab, decido mio malgrado di sfidare le forze della natura (pedatori juventini compresi). Sta di fatto che un attimo prima di raggiungere il retiro bianconero, precisamente verso le ultime rampe del dolce pendio, un demone pacifista mi suggerisce un rapido salto al vicino convento di San Daniele (per la cronaca, da circa 300 anni, in questo luogo, sono conservate parte delle reliquie di San Valentino, il Santo degli Innamorati).

Galeotto fu il silenzio e l’amena veduta di quel posto sacro: lo spirto gentil s’annega e il naufragar m’è dolce in questo mare: addio, dunque, tartufo al pistacchio!

Scene di fine partita: un dramma da far impallidire il trio Eschilo, Sofocle ed Euripide (un triplete!). Tra i vari salici piangenti, l’immagine più dolorosa è quella che immortala il vacanziere Buffon detto Gigi e la sua amabile consorte Ilaria D’Amico (entrambi in lacrime).

E quello dell’Amore

È una pena vedere i due piccioncini ridotti in quello stato. Ecco che senza indugio mi sovviene l’idea di un gentile omaggio dei tifosi napoletani alla coppia affranta: una pubblica sottoscrizione per un soggiorno all inclusive presso il Convento dell’Amore di Belvedere Marittimo (vi sono delle celle disponibili per i forestieri).

Ipse dixit il portiere della Nazionale: “Io ho pensato per una settimana alla partita contro il Real Madrid. Sono andato praticamente in villeggiatura a Roma, a fare una figura pessima”.

Ti propongo, allora, mio caro Buffon, un esercizio spirituale per le ore solitarie: delle meditazioni – per diverse settimane – dei calabresi Telesio, Gregorio Caloprese e Gian Vicenzo Gravina: vedrai che l’incubo Casemiro svanirà come una preghiera (un consiglio fatti aiutare dalla D’Amico).

Pace e bene.

Saluti ai pedatori

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