ilNapolista

Diritti tv, lo “spezzatino” servirà per aumentare gli introiti della Serie A

Un articolo della Gazzetta spiega il perché dei tanti slot orari (secondo Infront) e evidenzia l’importanza dei contenuti “accessori”.

Diritti tv, lo “spezzatino” servirà per aumentare gli introiti della Serie A

L’articolo della Gazzetta

Una delle parti più significative del pezzo della Gazzetta dello Sport sui diritti tv è riferita alle dichiarazione di Luigi De Siervo, amministratore delegato di Infront Italia. L’affermazione di una posizione che non piacerà ai nostalgici di un certo calcio: «Mantenere le partite nell’appuntamento storico della domenica pomeriggio è anacronistico. È più interessante poter offrire a più utenti possibili la fruizione del campionato italiano. Questo è un punto d’incontro tra le abitudini degli italiani e la necessità di dare alla Serie A maggiore visibilità sui mercati internazionali. Si è cercato di evitare le sovrapposizioni con i big-match esteri e si è anticipato l’orario serale dalle 20.45 alle 20.30: il broadcaster straniero che solitamente compra i diritti di più campionati, in questo modo è più tentato di scegliere la A».

Questa è la giustificazione per il campionato-spezzatino. Che, come detto, non piacerà agli affezionati del passato, ma è un modo per rendere più competitivo (perché più appetibile e quindi costoso sui mercati nazionali e internazionali) il nostro campionato.

I pacchetti

Il resto del pezzo confezionato dalla rosea riguarda la composizione dei pacchetti prevista dal bando. Ce ne siamo occupati anche noi, ieri. Marco Iaria, giornalista della Gazzetta esperto in economia, spiega le caratteristiche e le virtù dell’eventuale combinazione d’acquisto che porterebbe all’esclusiva: «A differenza del passato, l’esclusiva è davvero allettante. Il pacchetto A (satellite), il pacchetto B (digitale terrestre) e la somma dei due pacchetti C (Internet) hanno contenuti comuni: ci sono le prime quattro squadre per bacini d’utenza (al momento Juve, Milan, Inter e Napoli) oltre alle tre neopromosse e all’ultima squadra di A per numero di sostenitori. Tutti gli altri club arricchiscono il pacchetto D, aperto a tutte le piattaforme e in esclusiva: ci sono Roma, Fiorentina, Lazio, Torino, eccetera».

Un altro punto riguarda il pacchetto D e quello accessorio. Anche questa “importanza” in crescita viene spiegata da De Siervo, e da un pezzo “laterale” pubblicato sempre dalla Gazzetta: «Le esclusive del pacchetto D sono molto più forti del  passato, c’è l’essenza della Serie A». In quello accessorio, invece, ci sono i contenuti «riferiti a interviste pre e post gara, immagini dagli spogliatoi e attività simili».

Accessori

Non sono più tanto accessori, certi contenuti. Anzi, fanno una parte importante dell’intera offerta televisiva. «Il pacchetto di riferimento – spiega la Gazzetta – diventa quello “Gold ABC” che consentirà, a chi se lo aggiudicherà, di avere due giornalisti in campo durantela partita nelle vicinanze delle panchine, di usufruire della «miniflash» e della «flash» (le interviste con un calciatore tra primo e secondo tempo e quella al termine dell’incontro), di utilizzare la «spidercam», di filmare i minuti precedenti la partita dall’interno degli spogliatoi, di mandare in onda le immagini del tunnel d’ingresso al campo, di filmare l’arrivo dei pullman e di intervistare i calciatori all’arrivo allo stadio, prima dell’incontro».

Insomma, ci si gioca qualcosa anche su questo. Fanno parte dell’asta per i diritti tv, quindi hanno un prezzo base. Quale? La risposta: Il valore del pacchetto “Gold ABC” verrà calcolato in base alla vendita del pacchetto principale corrispondente: il prezzo minimo sarà dell’8% della vendita del pacchettoprincipale. Il “Gold ABC” comprende 248 partite (quelle delle otto società ricavate tra le prime quattro società per bacino d’utenza, dall’ultima della A sempre per bacino di utenza rimasta nel massimo campionato e dalle tre neopromosse dalla B), mentre il “Gold D” 132». È tutta una questione di soldi, insomma. Quello che muove il calcio italiano (e mondiale). Che lo determina. Piaccia o non piaccia. 

 

 

ilnapolista © riproduzione riservata