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Sarri: «Deciderà Reina se giocare o meno. A Higuain voglio bene, domani di lui non mi interessa»

«Per battere la Juventus, servirà una concentrazione altissima. L’anno scorso e quest’anno abbiamo sempre pagato le soste per la Nazionali».

Sarri: «Deciderà Reina se giocare o meno. A Higuain voglio bene, domani di lui non mi interessa»

Conferenza stampa di Maurizio Sarri alla vigilia di Napoli-Juventus.

Allegri mi è simpatico

Torna al San Paolo Higuain: «Non mi interessa. A Higuain voglio bene, gli devo molto, ma domani è un avversario. Domani della sua accoglienza non mi interessa niente. È nostra intenzione far passare una brutta giornata alla Juventus, non a Higuain».

Panchina d’oro, Allegri: «A me Allegri è simpatico, mi interessa che il Napoli vinca contro la Juventus. Le vittorie sul campo valgono ovviamente più di un premio».

Le due partite: «La partita più importante è sempre la prossima. È domani. Non c’è dscussione, poi penseremo alla prossima. Zero pensieri rispetto a mercoledì».

L’abbraccio con Higuain a Torino: «Prima delle partite non ho di queste delicatezze. A Torini mi sono accorto di lui quando l’ho avuto a un metro. Lui sa che opinione ho di lui, questo mi basta. Non ho bisogno di un momento in cui sarò coinvolto emotivamente. È un avversario come tutti gli altri, purtroppo è un po’ più forte degli altri. Poi lunedì possiamo anche vederci».

«Contro Real e Juventus, non dobbiamo commettere errori»

Reina ha un problemino al polpaccio. «È un giocatore importantissimo, espertissimo. La decisione spetta a lui. Deciderà lui. Gli esami strumentali possono essere confortanti, poi conta quel che sente il ragazzo. È una risposta che ci deve dare lui. Reina è un giocatore di grande esperienze, grande intelligenza, quindi la risposta ce la darà lui».

Per battere la Juventus cosa ci vuole: «Non esistono le partite perfette, abbiamo tratti di partita straordinaria e poi tratti in cui commettiamo errori anche banali. È chiaro che dobbiamo concedere poco. La partita con la più alta efficienza difensiva di tutta la stagione è stata quella di Torino, poi ci abbiamo messo due errori che abbiamo pagato carissimo. Serve grandissima continuità contro squadre come la Juventus e il Real Madrid. Paghi sempre gli errori contro di loro. Bisogna avere continuità nell’attenzione che abbiamo solitamente».

Rimpianti per il campionato

Hai rimpianti per il campionato? «Se si vanno a valutare singoli episodi, è chiaro che in una stagione in cui sei secondo o terzo, puoi arrivare alla conclusione che potevi essere più vicino. Nella globalità si sa tutti che negli ultimi sei anni la Juventus è stata di un’altra categoria, dal punto di vista tecnico, tattico, economico, politico. Poi se valuti il singolo episodio, ti può venire questa idea».

Qualcosa che ti può cambiare la vita: «Omosessuale penso di non diventarlo più. Soddisfazioni enormi coppa Italia, scudetto, qualificazione Champions. Per cambiare la vita, intendevo qualcosa di filosofico. Vincere qualcosa dà gusto. Lavori per quello. Come dico sempre ai miei giocatori, potete andare in tutte le squadre d’Europa a vincere qualcosa, qui è diverso, dà una soddisfazione nettamente diversa. Higuain? Non si può entrare nelle vite delle altra persone. È giusto non dare giudizi».

Come stanno gli altri Nazionali? «Un problema a una caviglia per Hysaj ma è tornato in gruppo. Anche Hamsik in gruppo. Situazione delicata che abbiamo pagato lo scorso anno a Udine e anche quest’anno abbiamo perso due partite in tre giorni dopo la sosta».

Superiorità politica della Juventus. «In tutti i sensi, anche dal punto di vista organizzativo, di rapporti. L’aspetto principale è che sono i più forti dal punto di vista tecnico e tattico. Domani gli aspetti mentali più importanti degli aspetti tattici. I giocatori si conoscono. Le motivazioni conteranno di più, bisognerà trovare la lucidità giusta dentro una grande carica agonistica. L’aspetto pericoloso della Juventus è la loro forza, non se giocano a tre o a quattro».

«Se il Napoli dovesse vincere, non credo che si riaprirebbe il campionato»

«Penso che sia una cazzata che la guardino un miliardo di persone. È diventata una partita importante, come è stata importante tanti anni fa. Ad alti livelli la Juventus ha una continuità incredibile, il Napoli a volte riesce a starci a volte no».

«Il risultato di domani non credo che possa incidere sulla partita di mercoledì, a meno che non ci sia una risultato molto netto. Sono due partite diverse».

Napoli-Juventus è un evento anche dopo Napoli-Real? «La pressione ce l’hanno loro, loro sono primi, sono più forti. Poi abbiamo una pressione positiva, questo sì. Poi certo sappiamo quanto il pubblico tenga a questa partita. La squadra deve mostrare in campo di saperlo».

«Se dovesse vincere il Napoli, non si riaprirebbe il campionato. Dal punto di vista matematico, dico di no. Poi bisogna dare un minimo spazio alla casualità».

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