Il tecnico toscano del Napoli a Sky Sport: «Ho letto che saremmo una incompiuta». Non dice però chi comprerebbe con 120 milioni
Nel salottino Sky
Un combattivo Maurizio Sarri, nel post-partita di Inter-Napoli, si è presentato ai microfoni di Sky Sport con la voglia di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Tra le tantissime dichiarazioni rilasciate dall’allenatore degli azzurri, ce ne sono alcune che ci preme sottolineare. Perché? Perché sono lo specchio fedele del suo stato d’animo: è soddisfatto della sua squadra, ma non di un certo tipo di pressioni che, a suo dire, sono del tutto ingiustificate.
“Ho letto che saremmo una incompiuta”
“A questa squadra, spesso, viene chiesto di più di quello per cui è stata costruita” ha esordito Sarri, dimostrando subito quale fosse l’argomento che voleva trattare. Ce l’ha dentro questa voglia di ribadire quanto i suoi ragazzi stiano facendo bene e non perde occasione per mostrarla. “Cosa ci manca? – ha insistito il tecnico – Centoventi o centotrenta milioni di stipendi, che altre squadre pagano ai propri giocatori. O, in alternativa, che quelli che ci sono davanti facciano una quindicina di punti in meno. Stamane ho letto che noi saremmo un’incompiuta. Io penso che invece stiamo facendo un buon lavoro: questa è una squadra che sta divertendo e che sta facendo cose discrete. Non si può programmare la vittoria di uno scudetto”.
L’identikit di Higuain
Ci teneva a ribadirle certe cose. Perché ne va anche del giudizio complessivo del suo lavoro, oltre che della qualità della squadra. Anche se poi, quando gli hanno chiesto chi prenderebbe con 120 milioni, Sarri non ha dato un nome, ha parlato di un giocatore forte tecnicamente non valorizzato come meriterebbe. Un identikit che somiglia molto a quello di un argentino.
