Su Repubblica: «Mi sembrano improprie e stucchevoli le distinzioni tra cultura alta e cultura bassa». Ed elogia Maurizio de Giovanni e i suoi “Bastardi di Pizzofalcone”.
La forza della gratitudine e della memoria
Mentre l’eccitazione per l’arrivo di Maradona a Napoli è facilmente riscontrabile sui social media, sull’edizione domenicale di Repubblica Gianni Mura si esprime sullo spettacolo che domani sera Diego terrà al San Carlo. Spettacolo di cui si è discusso – fin troppo, aggiungiamo. Il giudizio di Mura è abbastanza netto. «Non ci vedo nulla di scandaloso o sbagliato».
Nella sua rubrica “Sette giorni di cattivi pensieri”, Mura scrive:
Maradona ha vinto lo scudetto da napoletano, non da argentino pagato dal Napoli. Ed è per questa identificazione, che resta viva a trent’anni di distanza, è per la forza della gratitudine e della memoria (altro che scurdammoce ‘o passato: il contrario) che Maradona nel cosiddetto tempio del San Carlo merita di starci. Intellettuali pro, intellettuali contro. Mi sembrano improprie e stucchevoli le distinzioni tra cultura e alta bassa.
L’elogio di Maurizio de Giovanni
Mura conclude che a preoccuparlo, semmai, è la presenza del sindaco de Magistris. Ma a rassicuralo è quella di Maurizio de Giovanni che, scrive, “ha dedicato l’ultimo libro a Ed McBain. Se c’è qualcosa che somiglia all’87esimo distretto nella nostra narrativa è la squadra dei Bastardi di Pizzofalcone”.
