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Serie B, il boom di spettatori per i turni natalizi. Allo stadio, ma anche in tv

Aumento del 6% rispetto allo scorso anno, del 10% sulla media generale. Il Boxing Day all’italiana funziona, lo dicono anche i rilevamenti audience.

Serie B, il boom di spettatori per i turni natalizi. Allo stadio, ma anche in tv

Due pezzi del Corriere dello Sport

«È ciò che chiede la gente, vero motore del sistema». Questa la frase che chiude il pezzo di Tullio Calzone sulle partite di Serie B giocate durante le vacanze di Natale. Il tutto prende spunto dal trend registrato in occasione di questi due turni giocati a cavallo delle feste: +6% di spettatori rispetto alla scorsa stagione, +10% sulla media generale. Dati inequivocabili, che acquistano ancora più valore se rapportati al fatto che i club più seguiti dai tifosi (Verona, Bari e Salernitana) hanno giocato tutti in trasferta. Insomma, la gente vuole il calcio. Anche durante le vacanze di Natale. Il record a Cesena, con 11.531 spettatori. Ad Avellino, per il derby contro la Salernitana, erano in 10mila. A Perugia, altri 8mila.

Il commento della Lega Serie B

«Siamo molto soddisfatti dei dati positivi sulle presenze negli stadi per il turno della vigilia di Natale. Ma anche come audience la crescita è stata evidente – sottolinea il direttore generale di Lega B Paolo Bedin in un’intervista al Corsport -. Come in altri Paesi europei l’esperimento ha funzionato bene e il risultato si può ormai dare per acquisito».

Continua Bedin: «I risultati si vedono, ci sono stati incrementi su tutti i campi della 20ª giornata. Noi dobbiamo capire che il calcio è uno svago, è emozione, spettacolo, divertimento. Culturalmente c’è una barriera da superare, ma con l’Associazione Calciatori abbiamo collaborato per trovare una soluzione sostenibile. La gente segue il calcio quando ha più tempo libero, poi seguirà una pausa più lunga».La Serie B, infatti, si fermerà fino al 20 gennaio.E le partite disputate il 24 hanno permesso ai calciatori di avere due giorni in più di riposo.

Conclude Bedin: «Il fatto che per il quinto anno consecutivo miglioriamo i dati d’ascolto e le presenze negli stadi è molto importante, perché tutto ciò avviene nonostante impianti non più adeguati. E anche questa è un’esigenza forte che va intercettata e aiutata ad emergere, perché soddisfarla rappresenterebbe un sostanziale passo avanti per adeguare il nostro sistema calcio nel suo insieme».

 

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