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Santon: «Non posso giocare ogni tre giorni, il mio ginocchio va gestito»

Il terzino dell’Inter, praticamente già acquistato dal Napoli quest’estate e poi rimasto a Milano dopo l’esito negativo delle visite mediche, spiega le sue verità a Tuttosport.

Santon: «Non posso giocare ogni tre giorni, il mio ginocchio va gestito»

Davide Santon è stato uno dei misteri dell’estate del Napoli. Un calciatore praticamente acquistato dagli azzurri, era tutto fatto, fino allo stop successivo alle visite mediche. Un caso, certo. Soprattutto quando poi, tra agosto e settembre, ti ritrovi il calciatore praticamente sempre in campo con l’Inter. D’altra parte, però, c’è anche un altro trasferimento già pronto che salta sempre per lo stesso motivo, con le stesse tempistiche: come il Napoli, così il West Ham. E allora, come dire: se tre indizi fanno una prova, due sono quasi sufficienti.

A distanza di qualche mese, è lo stesso Santon (intervistato da Tuttosport) a spiegare quello che è successo. O meglio, come sia possibile che il responso di due visite mediche (tre, il quotidiano torinese aggiunge anche il Sunderland) possa essere stato negativo, e, contemporaneamente, lui possa continuare a giocare a calcio, pure da titolare, con la maglia dell’Inter: «È stata un’estate difficile: Mancini mi considerava la quarta, quinta scelta. Avevamo deciso di separarci, cosicché io non perdessi un anno, ma poi è arrivato de Boer che mi ha promesso un posto da titolare nel caso mi fossi allenato bene. È andata proprio così. I trasferimenti saltati a Napoli e al West Ham? Le visite mediche mi hanno stoppato, ed è vero che il mio ginocchio va gestito. Non posso giocare ogni tre giorni, però dal dire questo al non passare le visite mediche ne passa un bel po’. Io posso giocare senza problemi, e lo sto dimostrando».

Santon, quindi, conferma quanto sostenuto dagli esami strumentali fatti prima di aggregarsi al Napoli come al West Ham: acquistarlo sarebbe stato un rischio, in ogni caso. Per il momento, l’Inter si gode il suo buon rendimento. Nel prosieguo dell’intervista, Santon dichiara che deve tantissimo a de Boer, che la sua carriera è stata «condizionata da continui problemi fisici», che l’Inter ha un problema di mentalità in Europa. E, infine, che lui è in credito con la Nazionale: «Ho saltato il Mondiale del 2010 e l’Europeo Under 21 del 2011 a causa di infortuni, giocare un Mondiale sarebbe una grande rivincita». Come dire: quando la sfortuna si accanisce, c’è poco da fare.

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