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Mauro e Lorenzo, Icardi e Insigne: una poltrona per due

Le trattative di mercato del Napoli (secondo i media) del 10 agosto.

Mauro e Lorenzo, Icardi e Insigne: una poltrona per due

Ci sono cose che diventano un appuntamento fisso. Sai già che ci saranno, quando ci saranno e il perché è proprio l’abitudine. Certezze, insomma. Una di questa è la trasmissione di un film nella notte di Natale, tra il 24 e il 25 dicembre: “Una Poltrona per Due”, cult di John Landis che è diventato ancora più cult grazie alla riprogrammazione continua nelle serate occupate dal cenone. Bene. Abbiamo scelto questo parallelo un po’ perché parliamo di due persone che chiedono e cercano la stessa cosa dai rispettivi club, un po’ perché il loro andare a batter cassa è una consuetudine. E poi c’era la foto, quella che vedete in apertura: eloquente.

Il racconto di come i due calciatori stiano vivendo la loro “voglia” di rinnovare il contratto lo affidiamo ai media, e partiamo dalla Gazzetta. Che scrive di come «De Boer stoppa Icardi», ma poi rilancia sull’incontro di oggi tra il Napoli e gli intermediari del centravanti argentino: «L’incontro servirà per aggiornarsi in maniera profonda dopo il cambio della guida tecnica all’Inter e dopo il confronto tra Icardi e la moglie-manager Wanda Nara. L’offerta del Napoli al giocatore rimane la stessa per ora: 6,5 milioni all’anno – comprensivi dei diritti d’immagine – e accordo quinquennale. A essere precisi tra domanda e offerta ci sarebbe ancora una piccola distanza che si potrebbe comunque cancellare. Ma lo scoglio – che sembra insuperabile – rimane l’Inter. Ancora ieri, la società nerazzurra ha ribadito l’incedibilità del suo capitano […] Alla luce di tutti questi elementi, l’incontro (o la telefonata) di oggi potrebbe essere davvero l’ultimo. Il Napoli non sarebbe pessimista per la cifra messa sul piatto (70 milioni), quanto per il muro nerazzurro contro cui si è scontrato in queste settimane di incontri e confronti. Per questo motivo Giuntoli potrebbe chiedere all’intermediario (e di riflesso alla manager Wanda) di forzare la mano con l’Inter, di uscire allo scoperto se proprio Mauro intende lasciare Milano».

Su Insigne, invece, la rosea scrive così: «L’ultimo appuntamento tra le parti, andato in scena a Dimaro, non ha prodotto gli effetti sperati, nonostante Insigne aspettasse da un anno questo faccia a faccia. Mai i suoi agenti sono stati convocati nel corso della passata stagione e neppure sono stati ascoltati quando hanno riferito dell’interesse di alcuni grandi club stranieri (Atletico Madrid e Psg) che si erano detti disposti ad imbastire una trattativa con il Napoli. Insigne piace in giro per l’Europa e non solo. Anche un paio di top team italiani sarebbero felici di sapere quale è il prezzo del cartellino di Insigne, ma De Laurentiis non lo ha mai fissato, nonostante un rinnovo che rischia di slittare per il terzo anno. A proposito, l’offerta del club parte da 2,5 milioni di euro. La richiesta è decisamente più alta, perché dallo stipendio dipende anche la considerazione di un calciatore. Discorso simile per l’eventuale clausola rescissoria che De Laurentiis vorrebbe inserire nel nuovo contratto: non può essere «alla Higuain» se il Napoli poi intende dare a Insigne meno della metà di quanto guadagnava l’argentino. Ci si rivedrà, non si sa però ancora quando».

La stessa situazione si ripete sul Corriere dello Sport, dove scrivono dell’incontro tra il Napoli e Icardi («un top player che potrebbe accontentare l’allenatore e la città»), ma anche delle cifre per il rinnovo di Insigne, che si alzano sensibilmente: «L’incontro di Dimaro non è andato bene, gli agenti del calciatore si sono spinti fino alla richiesta di cinque milioni netti. Un primo abbozzo perlustrativo che però ha confermato la divergenza di vedute» Che non fa riscontro nei giornali: i cult mettono d’accordo un po’ tutti, sempre.

Anche Il Mattino si accorda al caso-Insigne, senza staccarsi molto da quanto già scritto: grande distanza tra le cifre (anche se al Chiatamone “bloccano” la domanda del ragazzo di Frattamaggiore nei limiti dei 4,5 milioni) richieste e quelle offerte, ma un dettaglio importante anzi due. Le squadre interessate al calciatore sarebbero West Ham e Newcastle: sì, proprio Rafa Benitez. Per entrambi i club inglesi, Insigne vale cinque milioni l’anno.

News di contorno ai due amiconi, gemelli diversi di giornata: Tuttosport scrive che Maksimovic resta ancora un obiettivo del Napoli, ed ha due alternative ben precise. La prima è quella di rimanere al Torino senza rinnovare il contratto, la seconda è quella di accettare il Napoli (che intanto ha portato a Cairo l’offerta di 25 milioni per cui Cairo ha sempre spinto) e andare a guadagnare il triplo del suo attuale stipendio granata. Potrebbe esserci anche una terza via: un rinnovo a cifre superiori. Cairo ci sta pensando. Infine, la Gazzetta sugli altri acquisti: «Del resto, c’è prima un mercato da concludere nel migliore dei modi: Rog è sempre più vicino, in via di definizione la trattativa con la Dinamo Zagabria, mentre resta in stand by Maksimovic (l’alternativa è Criscito). Sportiello, infine, «dipende» da un eventuale addio di Sepe, che però proviene dal vivaio e tornerebbe utile non solo per questo motivo. Proprio come Insigne». Quando è il giorno del cult, è difficile dimenticarsene. Come “Una Poltrona per Due” la sera di Natale.

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