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Icardi, addio mia bella Napoli (o forse no). Zielinski in arrivo, Satin è più conciliante

Le trattative di mercato del Napoli (secondo i media) del 3 agosto

Icardi, addio mia bella Napoli (o forse no). Zielinski in arrivo, Satin è più conciliante

La voce di Enrico Caruso per uno dei suoi pezzi più straordinari: “Addio mia bella Napoli” non è conosciuta così, ma è famosa per il suo ritornello. Quello del “Te voglio bene assaie, ma tu nun pienze a me…”. Entrambe le frasi, titolo e ritornello, andrebbero a pennello per raccontare la storia di Mauro Icardi e la maglia azzurra. Ieri, tramite social network, si è in pratica consumato il nuovo matrimonio tra l’Inter e l’attaccante argentino, che ha letteralmente gridato amore al suo club dopo settimane di silenzi e (presunte) incomprensioni. Quindi, per dirla in musica: addio mia bella Napoli.

Eppure, c’è chi scrive e sostiene che la situazione non sia proprio questa. Tipo la Gazzetta, che spiega e si spiega così, cinicamente, la svolta social e nerazzurra di Maurito: «Un tweet molto interista (anche perché c’è da recuperare il rapporto con la piazza…), il silenzio del suo entourage e il Napoli che prende tempo con Gabbiadini. Tre indizi  che non faranno la prova che Mauro Icardi non si muove dall’Inter, ma che danno un’indicazione importante sul futuro dell’attaccante argentino. Tutto tace per ora sul fronte dell’adeguamento immediato e slitta l’ultimatum del Napoli che attendeva una risposta per oggi all’offerta da 45mln più Gabbiadini o 60 cash. Il club campano infatti – si legge – ha rimandato l’incontro fissato per oggi con lo stesso Gabbiadini. De Laurentiis avrebbe deciso di aspettare ancora qualche giorno, anche perché intuisce che l’incedibilità di Icardi non è più granitica come una settimana fa». Come dire: abbiamo scherzato, la partita non è ancora chiusa.

Pure il Corriere dello Sport scrive che la pista-Icardi, in realtà, è ancora aperta: «L’offerta da 60 milioni è probabilmente la vetta massima per il club partenopeo, che ora aspetta risposte. Nel caso di fumata nera, ma solo a quel punto, il Napoli comincerà a riflettere sulle alternative. C’è sempre l’idea Bacca, ma con età e costi che non prevederebbero ammortamenti, oppure Jovetic, non un centravanti autentico ma che piace molto a Sarri per un’idea falso nueve».

Al di là di questa storia strappalacrime con Maurito, il Napoli continua a tessere la sua tela: Sky annuncia gli arrivi di Zielinski e Rog, raccontando di come il polacco abbia praticamente (e finalmente) accettato l’offerta azzurra e di come per il croato manchino solo i dettagli da limare. La prima pista è confermata anche dai giornali di stamattina: il Corriere dello Sport titola sull’imminente arrivo di Zielinski, un’operazione da 15 milioni all’Udinese più il cartellino di Zuniga, nel frattempo già passato al Watford. Addirittura già oggi, secondo Tuttosport, le visite mediche di rito per il passaggio in azzurro. Ci sarebbe anche la confessione ai compagni da parte dell’ex Empoli, salutati già durante il ritiro austriaco.  Un altro addio, meno struggente.

Rimanendo in tema di romanticherie, ecco l’avvicinamento di Bruno Satin. Che, quasi scimmiottando Icardi, ammorbidisce la posizione sua e quindi pure quella di Koulibaly in un’intervista al Mattino «Il Napoli vuole trattenerlo? Ma al momento questa voglia non mi è sembrata così evidente. Chelsea? Non soltanto il Chelsea, Kalidou ha anche altre richieste. Al momento, però, è tutto nelle mani del Napoli. Quando c’è qualcuno che ti offre un contratto molto più importante di quello che hai già, è normale che tu ci faccia più di un pensierino: per Kalidou questa è una professione. Sono a disposizione. Il mio lavoro è servire gli interessi del mio assistito. Se la società mi vuole vedere, sa come rintracciarmi». Non siamo ancora agli abbracci e baci, eppure rimaniamo ben distanti dal “Voglio andar via” netto di qualche settimana fa.

Chiudiamo con Marco Sportiello, che per Tuttosport è un affare fatto e finito: «10 milioni all’Atalanta e contratto quinquennale da un milione a stagione per il calciatore, che arriverà al posto di un Luigi Sepe che non ha mai convinto». Te voglio bene assaie, ma tu nun pienze a me. Funziona anche in questo caso, per il giovane Luigi da Torre Annunziata. Chissà come la prenderà il suo agente, nel caso fosse tutto vero.

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