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Chi vince ha sempre ragione, ma Conte deve avere il coraggio di schierare un’Italia più di qualità in attacco

Chi vince ha sempre ragione, ma Conte deve avere il coraggio di schierare un’Italia più di qualità in attacco

L’Italia batte la Svezia uno a zero con gol (bello) di Eder a due minuti dalla fine e va agli ottavi di finale. Da prima nel girone se domani l’Eire e il Belgio dovessero pareggiare, altrimenti si dovrà attendere la sfida di mercoledì 22 contro gli irlandesi (contro i quali ci basterà un pareggio per finire in testa). Italia a punteggio pieno. Tre gol fatti (Giaccherini, Pellè, Eder), nessuno subito. C’è poco da dire, dal punto di vista del risultato la Nazionale di Conte sta facendo il massimo. La partita contro la Svezia di Ibrahimovic non passerà alla storia del gioco del calcio, se non per un primo tempo soporifero senza uno straccio di tiro in porta. Con Pellè e Eder praticamente inoperosi.

Conte ha cambiato solo un uomo rispetto alla gara vinta contro il Belgio (Florenzi al posto di Darmian). Nella ripresa si è visto qualcosa di più. L’Italia ha cominciato a spingere sulle fasce, anche se pesa terribilmente un attacco che forse è troppo operaio. Pellè è un combattente e poco più. Eder ha segnato un gran bel gol nel finale ma per il resto non si è quasi mai visto. Non sono in grado di tenere palla né hanno una invidiabile tecnica di base. Piange il cuore nel vedere in panchina Insigne, Immobile, lo stesso El Shaarawy e Bernardeschi. La prima punta entrata in campo è stata invece Zaza (al posto di Pellè) che poi si è rivelato decisivo in occasione del gol con un assist-ponte per Eder su rimessa laterale di Chiellini.

Buffon non ha compiuto parate. Ibra si è divorato una palla gol alla Vieri contro la Corea del Nord nel Mondiale 2002, ma era in fuorigioco. Parolo ha invece colpito una traversa di testa su cross di Giaccherini. La differenza, come prevedibile, la fanno la difesa e Florenzi e Candreva sulle fasce. È un’Italia operaia. Funziona. Ma difficilmente basterà. Probabilmente Conte dovrebbe osare e optare per un salto di qualità. Non sappiamo se lo farà: se dovessimo scommettere dieci euro, punteremmo sul no. Le aspettative per questo Europeo erano talmente basse che anche i quarti di finale sarebbero un traguardo da salutare con un sorriso.

Poco altro da segnalare, se non che agli juventini il giochetto nel finale per farsi ammonire non è riuscito, anzi il cartellino giallo se l’è beccato Buffon.

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