ilNapolista

Conte: «Andiamo al di là della ragione e giochiamocela, non vogliamo tornare a casa»

Conte: «Andiamo al di là della ragione e giochiamocela, non vogliamo tornare a casa»

Antonio Conte in conferenza stampa alla vigilia di Italia-Spagna.

La partita di domani e il suo peso sulla spedizione italiana.

Abbiamo grande rispetto nei confronti della Spagna, una delle favorite e anche una delle nazionali più forti al mondo. Abbiamo lavorato molto, ci siamo preparati bene, è una partita senza domani. 
Non dovremo avere recriminazioni, aver dato tutto in tutte le azioni di tutte le partite. Se poi l’avversario in campo si dimostra più forte, noi saremo i primi ad applaudire. 


Contro la Spagna servirà la giocata un po’ folle?

Non aspetti una partita del genere, così importante, per cercare giocate mai tentate prima. Sento che dovremo stare attenti a tutti, ma facciamo in modo che sia anche la Spagna a dover stare attenta al suo avversario. Vincere domani sarebbe un’impresa, e per realizzarla dovremo giocare bene in fase offensiva. Nelle ultime tre partite, Del bosque ha schierato sempre gli stessi. Leggi la formazione e hai grande rispetto, leggi la panchina e hai ancora più rispetto. Noi dobbiamo pensare a noi esclusivamente alla nostra partita.

Sarà una Spagna arrabbiata dopo la sconfitta con la Croazia?

Le sconfitte portano sempre qualcosa in rabbia e concentrazione. Sinceramente, io preferito una Spagna più morbida, che veniva da una serie di vittorie. La sconfitta contro i croati è stata particolare, gli spagnoli potevano ammazzare la partita nel primo tempo. Mi aspetto di affrontare una squadra forte. Se domani vogliamo scendere in campo utilizzando la ragione, perdiamo la partita. Ecco perché dobbiamo andare al di là della ragione domani, tirare fuori quello che abbiamo dentro. Domani l’ordinario non basterà, dobbiamo fare qualcosa di straordinario e i ragazzi sono in grado di provarci. L’impresa è possibile perché niente è impossibile, altrimenti tutto sarebbe troppo semplice. Questa è la bellezza del calcio e della vita, sovvertire il pronostico in una lotta che sulla carta è impari. Io non voglio tornare a casa e i ragazzi non vogliono tornare a casa.

La vigilia.

E’ stata importante, di grande e emozione e responsabilità. I ragazzi stanno bene, ho grande fiducia in loro. Sono straordinari, pronti a giocare una partita che sulla carta è tutta in salita. Vogliamo dire la nostra e sono convinto che anche domani lo faremo. Ci aspetta una gara intensa, bisognerà correre e giocare a calcio. Ma se vogliamo andare avanti dobbiamo essere bravi nella fase di possesso palla.

Un paragone tra questa eserpienza e quella con la Juventus.

Fare dei paragoni è molto difficile. Quando sono diventato c.t,. conoscevo i pro e i contro di questa scelta e di questo periodo calcistico. Sapevo che non era una situazione facilissima, ma so anche che queste sono situazioni che mi intrigano e mi fanno dare il meglio. Questi ragazzi mi hanno dato sempre tutto in due anni, mi dimostrano attaccamento alla maglia, voglia, passione e voglia di superare l’ostacolo e per me basta.

ilnapolista © riproduzione riservata