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Milan-Napoli 0-4, mister maglia sudata è Ghoulam che sulla fascia va a 33 chilometri orari

Milan-Napoli 0-4, mister maglia sudata è Ghoulam che sulla fascia va a 33 chilometri orari

Alla faccia del ridimensionamento. Questo Napoli pare davvero non avere nessuna voglia di rallentare e dopo aver strapazzato Lazio e Juventus in casa se ne va a San Siro a rifilare quattro palloni (e potevano essere anche 6) ad un Milan che non aveva nemmeno cominciato male.

Stupisce (positivamente) la serenità che sembrano aver trovato gli azzurri. Sarri dice che ha trovato una squadra triste e che ora quella tristezza non c’è più. A guardare i volti dei giocatori in campo, a notare Higuain che esulta braccia al cielo dopo il gol di Allan, viene da pensare che abbia decisamente ragione. Dopo una decina di minuti di equilibrio il Napoli ha preso sempre più il sopravvento fino a far letteralmente scomparire il Milan dal campo (e i tifosi dagli spalti).

Se Calleti fosse stato un po’ più in palla sarebbe finita in goleada una delle prestazioni più autorevoli che si ricordino da anni a questa parte, ma anche così rimane la vittoria a San Siro più larga di sempre (il primo record di Sarri).

Al terzo posto: Allan Marques Loureiro

Quando è arrivato davanti al portiere, da solo, al tredicesimo del primo tempo avevamo ancora negli occhi le occasioni identiche che si è divorato a Varsavia. Stavolta, invece, è stato freddo ed ha portato il Napoli in vantaggio. Da lì in avanti recita il copione al quale ci ha abituato da qualche partita a questa parte: corre, imposta, pressa, si propone. Gran partita e tanto sudore. Se proprio dobbiamo trovare una pecca: quelle quattro palle perse.

Al secondo posto: Lorenzo Insigne

Non aveva niente, evidentemente, al ginocchio, anche se mette seriamente a rischio le coronarie di tutti noi quando si butta in terra urlando di dolore dopo il primo gol. A questo punto dev’essere una sorta di rito scaramantico, tipo i tre saltelli quando entra in campo. Lorenzinho, sotto lo sguardo (per la verità un po’ assente, almeno a quello che si è visto in TV) di Conte, mette in mostra tutto il repertorio. Segna anche su punizione e quando esce per fare spazio a Mertens la maglia è bagnata per il 99% dal sudore e per l’1% dai baci dopo i gol.

Mr. Maglietta sudata: Faouzi Ghoulam

L’algerino all’inizio non aveva convinto il mister, tanto che al suo posto giocava Hysaj adattato a sinistra. Man mano, però, ha conquistato il posto di titolare e si mostra sempre più padrone della fascia. Le statistiche ufficiali della Serie A ci dicono che quando si mette a correre va quasi a 33 km/h. Da un suo cross nasce l’autogol del 4-0 e lo abbiamo visto all’ottantesimo minuto, a partita chiusa, andare a pressare all’altezza del calcio d’angolo avversario per riconquistare palla. Davvero una forza della natura.

La maglia asciutta è difficile da assegnare anceh questa settimana. La scelta è tra lasciarla nel cassetto o assegnarla, suo malgrado, a Pepe Reina, che per 90 minuti si è goduto lo spettacolo e la palla con le mani l’ha toccata in tutto 3 o 4 volte. Visto che ha portato bene, la lasciamo nel cassetto, va.
Fabio Avallone

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