È la Roma la squadra più multata per discriminazione territoriale

Discriminazione territoriale. Come sappiamo, il depotenziamento della norma è stato il primo atto della Figc targata Tavecchio. Appena insediatosi, il neopresidente ha immediatamente ridotto le sanzioni con l’obiettivo – raggiunto – di minare l’efficacia della legge. Tutti i presidenti, compreso il nostro De Laurentiis, erano d’accordo. Era anche l’omaggio da portare ai cosiddetti tifosi organizzati […]

Discriminazione territoriale. Come sappiamo, il depotenziamento della norma è stato il primo atto della Figc targata Tavecchio. Appena insediatosi, il neopresidente ha immediatamente ridotto le sanzioni con l’obiettivo – raggiunto – di minare l’efficacia della legge. Tutti i presidenti, compreso il nostro De Laurentiis, erano d’accordo. Era anche l’omaggio da portare ai cosiddetti tifosi organizzati che detengono il monopolio di quel che accade in curva e spesso non solo quello.  

Ma non divaghiamo. L’Osservatorio delle sanzioni del giudice sportivo ha aggiornato le statistiche relative alla discriminazione territoriale. Due i dati che emergono. Il primo è che le multe comminate alle società nel 2014-2015 sono diminuite. Siamo passati dai complessivi 550mila euro della scorsa stagione ai 210mila euro di quest’anno (siamo a metà stagione). Il secondo è che la società più multata per cori di discriminazione territoriale è la Roma, con 200mila euro la scorsa stagione e 20mila quest’anno. Lo scorso anno la società di Pallotta precedeva l’Inter (175mila) e il Milan (150mila). Quest’anno nella speciale graduatoria ci sono nuovi ingressi: Lazio, Cesena, Udinese, Sampdoria.

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