La Camusso butta la sigaretta a terra, ma nessuno le dice niente: è di Milano

Se fosse nata a Napoli, l’avrebbero mediaticamente massacrata. Per sua fortuna (?) Susanna Camusso è nata a Milano. Nei servizi dei tg, lunedì sera, l’immagine era nitidissima: ha gettato la sigaretta, ancora accesa, per terra. Stava per entrare, col solito codazzo, in uno dei portoni che danno accesso ai palazzi del potere, non ha importanza […]

Se fosse nata a Napoli, l’avrebbero mediaticamente massacrata. Per sua fortuna (?) Susanna Camusso è nata a Milano. Nei servizi dei tg, lunedì sera, l’immagine era nitidissima: ha gettato la sigaretta, ancora accesa, per terra. Stava per entrare, col solito codazzo, in uno dei portoni che danno accesso ai palazzi del potere, non ha importanza quale.Tutta Italia ha potuto vedere chiaramente: ultima boccata, guance all’indentro, la Camusso ha aspirato profondamente e se n’è liberata lanciandola sul marciapiede. Senza nemmeno calpestarla per spegnerla, aggiungo.
Ogni giorno a Napoli centinaia di migliaia di “cicche” sono lanciate sul marciapiede da commessi e titolari di negozi, da pedoni distratti, dal finestrino di auto in marcia e in sosta. Qualcuno lancia anche il pacchetto vuoto o capovolge sulla strada il posacenere della vettura. Ma è ragionevole ritenere che sia un problema di molte città. Esistono norme specifiche, nei regolamenti comunali, che sanzionano il gesto ma, vivaddio, non è possibile che anche per un semplicissimo gesto di buona educazione si debba pretendere un articolo di legge o un’ordinanza sindacale. Pare ci vogliano anni per smaltire un mozzicone.
Si sarebbe scatenato un putiferio, se il segretario della Cgil fosse nata dalle nostre parti. Il cretino di turno, magari leghista, avrebbe immediatamente lanciato un comunicato Ansa: “Chiediamo le dimissioni del segretario Cgil, pessimo esempio per i suoi concittadini”. Sia invece chiaro: Susanna Camusso non ha commesso alcun omicidio e non credo che i napoletani le chiederanno di dimettersi. Nemmeno chi scrive.
L’episodio, però, potrebbe servire a dispensare qualche pillola di educazione civica. Compresse di cui tutti, non solo i cittadini partenopei, hanno sempre bisogno. La Camusso potrebbe diventare testimonial di una campagna pubblicitaria per diffondere la cultura della raccolta differenziata, magari curata da Oliviero Toscani (dovrebbero lavorare gratis per il sindaco de Magistris, sta diventando una sana abitudine). L’ottimo Oliviero, senza dubbio, individuerebbe uno slogan migliore di: “Il mozzicone gettalo nel bidone”. I fumatori devono convincersi che le cicche vanno raccolte in una scatolina da svuotare nell’apposito contenitore. Sono rifiuti tossici, i mozziconi. Sai com’è, Camusso, qui a Napoli stiamo diventando tutti esperti.

Giuseppe Pedersoli (tratto da Repubblica Napoli)

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