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Non volevo spendere soldi, ma come si fa a dire no a Karim?

No, no e no. Non è possibile spendere 51 euro in tribuna Posillipo per un’inutile amichevole con il Siviglia. Ho quasi litigato al telefono con un paio di amici. E poi dai, 1.150 euro per l’abbonamento! Ma perché, mi si potrà dire, non puoi andare  in curva, nei distinti? Col bimbo? E come si fa?!? Non ci pensiamo, lunedì si parte per un po’ di campagna e “wine country”. Magari un collegamento al volo col computer, la radio, e se proprio la tensione sale compro la partita in tv. Basta. Bisogna essere coerenti e anche di insegnamento al bambino: i soldi noi ce li sudiamo e non si possono sprecare. A pranzo, però, accade un miracolo. La mogliera si lascia sfuggire: “Che dici, domani sera vogliamo portare Karim allo stadio? E’ un amichevole e io non sarei preoccupata per incidenti e scontri con la tifoseria avversaria”. Calma. Ricordiamoci la coerenza. Questa signora, sedicente moglie da ormai quattordici anni, mi ha già obbligato a tirare fuori qualche migliaio di euro per otto giorni di Umbria e una settimana di Acciaroli, senza parlare di quanto speso nel mese di luglio per il pendolarismo col Cilento, dove i nonni da sempre ci ospitano “pecché o criaturo s’adda fa’ duje bagni”. La risposta è stata perentoria: “Mia cara moglie, ti dico solo una cosa: pure se andiamo in tribuna, ci dobbiamo avviare massimo alle 19, se no per parcheggiare è un casino”. Domani sera ci troverete  alla Posillipo, settore 11 fila 8, posti 24 e 25. Il bimbo, otto anni, in mezzo. Perché il terzo biglietto non lo potevo comprare. Qui soldi non se ne sprecano. E la coerenza è la prima cosa. Ne abbiamo discusso tante volte qui sul Napolista: la nostra è una malattia dalla quale non vogliamo guarire.

Forzanapolisempredovunquecomunque.

Giuseppe Pedersoli

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