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Meno tre ma tra otto giornate finisce tutto

Meno tre. Ed io non ce la faccio più. Mi ha presa la frenesia e sono entrata in uno strano loop. Penso che tra soli tre giorni si torna in campo, al San Paolo e sono felice. Subito dopo penso che, dopo, ne mancheranno solo 7 e divento triste. Nel mezzo mi chiedo come finirà il derby di Milano, come si comporterà Reja, se la pausa ci avrà fatto bene e cosa succederà a Lecce e allora divento ansiosa. Devo prenotare la vacanza estiva e rifiuto il pensiero perché già immagino cosa saranno quei tre mesi senza calcio. Non basta a sollevarmi l’idea del calcio sudamericano che potremo guardare a giugno, almeno non come l’anno scorso mi sollevarono i Mondiali con Lui. Questa settimana sta volando e io vorrei solo fermare il tempo perché, quando poi entrerò al San Paolo, domenica mattina, tutto andrà così veloce, come al solito, che dovrò sforzarmi per essere presente in ogni istante, non perdermi uno stop, un’azione, un gesto, un colpo di testa, una canzone, un calcio d’angolo, un volto, un sorriso, un saluto con la mano, un assist perfetto, una sensazione delle mille che si provano quando si sta là. E allora datemi un antidoto, vi prego, una medicina, qualcosa. Perché se continuo così, io allo stadio, domenica, ci vado alle 10, con buona pace dei bambini e del Marito Martire. Se continua così io come faccio a pensare che mancano solo otto giornate? Di cui solo quattro al San Paolo? Vi prego, portatemi in trasferta. Fatemele vedere tutte. Voglio andare a Bologna. E pure a Lecce. Sicuramente a Torino. Voglio solo essere là. Stare sempre là. E Forza Napoli. Sempre.
di Ilaria Puglia

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