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Roma e il sindaco Raggi prendano le distanze da quello striscione che offende non solo Napoli e Ciro Esposito

È uno schiaffo per chi ama il calcio. I tifosi perbene si facciano sentire, non si può tacere di fronte anche a chi si schiera dalla parte di un assassino

Roma e il sindaco Raggi prendano le distanze da quello striscione che offende non solo Napoli e Ciro Esposito
Foto di Laroma24

È devastante per chi ama il calcio

Devo contare fino a dieci prima di scrivere perché sono arrabbiato e amareggiato. Lo striscione che è apparso in via Piccolomini, a Roma, è devastante per chi, come noi, ama il calcio: “Danie’, la Roma ultras è con te”. Non è soltanto uno schiaffo alla famiglia e ai cari del povero Ciro Esposito. È qualcosa di più. Per noi cittadini napoletani è insopportabile. E deve essere insopportabile anche per i tifosi della Roma e per la città di Roma.

Questa bestemmia è apparsa all’indomani della discutibile sentenza d’appello che ha ridotto a 16 anni di reclusione la pena per Daniele De Santis, ex capo ultrà, fascista, responsabile di aver ucciso il ragazzo di Scampia, morto dopo giorni di agonia. Mi auguro che lo striscione nel frattempo sia stato rimosso ma fino a questo momento nessuno a Roma ha preso le distanze.

Serve un gesto da parte dei club e del sindaco Virginia Raggi

È giunto il momento che la società della Roma lo faccia pubblicamente ma anche i club giallorossi. Daniele De Santis è un pregiudicato e chi compie un omicidio non può essere considerato un tifoso. Da quel 3 maggio del 2014 ci aspettiamo un gesto ufficiale da parte della squadra giallorossa. E anche alla sindaca Raggi chiediamo parole chiare. Non possono esistere posizioni terze. Noi stiamo con la famiglia di Ciro Esposito e con quanti amano lo sport.

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