ilNapolista

Cara Roma, lo slogan della campagna abbonamenti è inopportuno

Cara Roma, lo slogan della campagna abbonamenti è inopportuno

Capiamo tutto, sotto campagna abbonamenti. Si esagera sulle prospettive – lo fanno tutti – si dà fiato alle trombe, si mettono le mani in quel pozzo a volte non limpidissimo che sono le emozioni del calcio. Si scava in quello che è stato troppe volte detto “l’immaginario collettivo”. Insomma si cerca un’immagine e le parole giuste che evochino le emozioni che portano a mettere mano alla tasca. Per tirarne fuori la carta di credito, beninteso.

La Roma, già l’anno scorso, aveva lanciato una bella, articolata campagna multimediale e multicanale, strade e bus compresi, tutta puntata sull’iconografia del lupo affamato e su una comunicazione conseguente: “Hungry for Glory”, affamati di gloria, nella versione inglese. Poi si viene alla versione italiana. E qui ci sono le parole che non si leggono più sorridendo: “La Caccia Continua. Unisciti al Branco”. E non c’è bisogno di Freud per capire che si sta evocando l’agguato, lo sbranamento del nemico. C’è un piccolo problema di due parole: Ciro Esposito. Quest’anno la campagna è stata rilanciata identica.

Si dirà: ma che c’entra? Quella è comunicazione commerciale. Carissimi e bravissimi (non è ipocrisia) dirigenti della Roma, siete troppo smart, troppo esperti di comunicazione e troppo “americani”, per non sapere che il pozzo del “branco” pubblicitario è lo stesso del branco di strada. Sono le emozioni, che rispondono alla miccia delle immagini e delle parole. Perché la comunicazione è come la pioggia, cade sui giusti e sugli iniqui. E piovono parole sugli psicolabili e sui delinquenti. E a quelli la differenza fra il branco che tifa, canta e incoraggia i suoi e il branco che fa l’agguato e uccide, sfugge, e magari vuole proprio sfuggire.

Sì, sarebbe stato opportuno, utile, importante che la Roma avesse cambiato grafica e parole. Non costava poi molto.
Vittorio Zambardino

ilnapolista © riproduzione riservata