Il Napoli e la Supercoppa: il crepuscolo di Diego, l’illusione di Silenzi, le parate di Rafael e il senso unico di Mazzoleni

Due vittorie e tre sconfitte. Il Napoli vinse la prima edizione. A Doha il secondo successo (firmato Benitez) ai rigori contro la Juve. Pechino la finale della rabbia

Higuain

Napoli's Argentine striker Gonzalo Higuain celebrates after scoring during their Italian Super Cup football match against Juventus FC - which is contested between the 2014 Serie A Champions (Juventus) and the 2014 Coppa Italia Holders (Napoli) - at the Sheikh Jassim Bin Hamad Stadium, in the Qatari capital, Doha on December 22, 2014. AFP PHOTO / AL-WATAN DOHA / KARIM JAAFAR ==QATAR OUT== (Photo by KARIM JAAFAR / AL-WATAN DOHA / AFP)

Il Napoli di Antonio Conte è partito per Riyad, giovedì sera (ore 20 italiane) giocherà la semifinale della Supercoppa italiana contro il Milan. Domani, alle ore 14 italiane, Conte terrà la conferenza stampa. Massimiliano Allegri, invece, parlerà alle 11.

Il Napoli e la Supercoppa, cinque i precedenti.

1990, Napoli-Juventus 5-1: l’ultimo trofeo dell’era Maradona

È la prima edizione della Supercoppa italiana. Il 1° settembre del 1990 al vecchio Stadio San Paolo andò in scena l’ultima magia del Napoli di Maradona. Gli azzurri, campioni d’Italia in carica, sconfissero per 5-1 la Juventus di Gigi Maifredi che guidò la Vecchia Signora in una delle peggiori stagioni della sua storia. Gli uomini di Bigon dominarono. Dopo venti minuti si era già sul 2-0. Con gol di Silenzi e Careca. Fu la notte della grande illusione su Silenzi e anche su quel Napoli che poi si dissolse insieme a Maradona. I bianconeri riuscirono a segnare con il neo acquisto Roberto Baggio, poi il Napoli dilagò: ancora Silenzi e Careca e infine il gol di Crippa.

Il Napoli si aggiudicò la prima Supercoppa italiana ma quella stagione è ricordata soprattutto per essere stata l’ultima di Diego Armando Maradona con la maglia azzurra. Il ‘Pibe de Oro’ diede l’addio il 17 marzo 1991, dopo essere stato trovato positivo alla cocaina al test antidoping  dopo la sfida contro il Bari. Il Napoli di Bigon, oltre all’uscita agli ottavi  di finale in Coppa Campioni ai calci di rigore contro lo Spartak Mosca, chiuse quell’anno all’ottavo posto in campionato.

2012, Juventus-Napoli 4-2: le polemiche di Pechino contro Mazzoleni e l’assenza degli azzurri alla cerimonia di premiazione

Il Napoli tornò a disputare una finale di Supercoppa italiana dopo la bellezza di 22 anni. Gli azzurri, all’epoca allenati da Walter Mazzarri, affrontarono ancora la Juventus allora alleata da Antonio Conte. Era appena iniziato il dominio che avrebbe avuto in Italia per dieci anni. Vantaggio immediato con Cavani, pareggio della Juventus con Asamoah. Il Napoli tornarono in vantaggio con un gran gol di Pandev. La Juventus pareggiò con Vidal su rigore di Vidal, e poi l’autogol di Maggio e Vucinic.

Una finale ricordata soprattutto per le polemiche per la direzione di gara di Mazzoleni. Ferocemente criticato sia per l’assegnazione del rigore ai bianconeri per un fallo di Fernandez ai danni di Vucinic che per l’espulsione diretta di Pandev per aver detto qualche “parola di troppo” (in macedone) nei confronti del guardalinee Stefani. Il Napoli disertò la cerimonia di premiazione e fu multato di 20mila euro, al presidente De Laurentiis 25mila euro. Il napoli terminò in nove quella sfida, fu espulso anche Zuniga per doppia ammonizione.

2014, Juventus-Napoli 5-6 dopo i rigori. La meravigliosa serata di Doha con Benitez, Rafael e Higuain e Rafael

Il Napoli, guidato in quel dallo specialista di coppa Rafa Benitez (che portò gli azzurri a questa finale con il successo della Coppa Italia contro la Fiorentina nella tragica serata del 3 maggio, quando Daniele de Santis sparò a Ciro Esposito che morì il 25 giugno successivo), riuscì ad ottenere la rivincita di Pechino. Lo fece due anni dopo a Doha (in Qatar). Le doppiette di Tevez (che portò in vantaggio per due volte la Juventus di Allegri) e di Gonzalo Higuain (memorabile la sua esultanza dopo il suo secondo gol realizzato a due minuti dal termine del secondo tempo supplementare) portarono le due squadre alla lotteria dei calci di rigore.

Dopo una lunghissima serie di penalty, ricordata ancora da tutti i tifosi partenopei, i giocatori decisivi furono Kalidou Koulibaly e, soprattutto, Rafael. La Juventus fallì più match-joint, uno con Chiellini. Rafael riuscì a respingere il rigore calciato da Simone Padoin. Il Napoli, dopo aver perso lo scontro diretto con la Lazio al San Paolo nell’ultimo turno di campionato, quell’anno arrivò quinto in classifica. Ma, soprattutto, sfiorò l’accesso alla finale di Europa League. I partenopei furono eliminati dal Dnipro.

2021, Juventus-Napoli 2-0: le lacrime di Insigne, la pandemia, Gattuso

Il Napoli tornò a giocare la finale di Supercoppa italiana sei anni dopo, cioè quando vinse la Coppa Italia con Gennaro Gattuso ai calci di rigore sempre contro la Juventus. Quell’edizione della terza coppa italiana si disputò al Mapei Stadium a porte chiuse. Quello era il quel periodo nel pieno della Pandemia innescata dalla diffusione del Covid 19.

Gli azzurri persero quel match per 2-0, ma ebbero una grandissima occasione di riportare il risultato in parità. Dopo il gol segnato da Cristiano Ronaldo al 64′, un quarto d’ora dopo Lorenzo Insigne ebbe sul piede il rigore del possibile 1-1 ma calciò fuori. I bianconeri poi segnarono in contropiede il 2-0 in pieno recupero al 95′ con Alvaro Morata.

2024, Napoli -Inter 0-1: la vittoria sulla Fiorentina con Zerbin e poi la sconfitta con l’Inter

Il Napoli si presenta in Supercoppa italiana da campione d’Italia dopo la bellezza di 34 anni. Parliamo dello scudetto di Spalletti. Quell’edizione, però,  alla guida degli azzurri c’è Walter Mazzarri subentrato a Rudi Garcia. È la prima Final Four di Supercoppa italiana. Il Napoli batte in semifinale la Fiorentina di Vincenzo Italiano con il risultato di 3-0 (gol di Simeone e doppietta di Alessio Zerbin).

In finale vittoria dell’Inter di Simone Inzaghi con il gol realizzato da Lautaro Martinez al 91′. I partenopei si difendono per tutto il match e quando i rigori sembravano arrivati, l’argentino regala un altro trofeo ai suoi. Walter Mazzarri viene esonerato due mesi dopo.

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