Roma-Napoli 0-1, pagelle: i populisti avevano ammazzato Conte, Conte è vivo

Neres evoca lo 0-1 di Osimhen. Hojlund ormai si è lukakizzato. Il gemello mediano di McTominay e La La Lang. Il Napoli si rimette al centro del villaggio

Conte

As Roma 30/11/2025 - campionato di calcio serie A / Roma-Napoli / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: esultanza gol David Neres

Le pagelle di Roma-Napoli 0-1, a cura di Fabrizio d’Esposito.

MILINKOVIC-SAVIC. È stata la mano di Zio Vanja. La mano sinistra. Sul finire dei novanta minuti, l’unico vero tiro in porta degli autoctoni di Gasp (al solito piagnone e fegatoso dopo la partita). Ci siamo ripresi il nostro. E anche la manona di Zio Vanja pesa tre punti – 8

BEUKEMA. Il Napule vince tutti gli uno contro uno ma a Sam l’Olandese capitano i giallorossi più rognosi, dapprima il redivivo Pellegrini (che va al tiro una sola volta, al 77’), indi il piccolo Baldanzi subentrante. Alla fine ne esce vincitore e ricaccia per sempre nell’oblio le allucinazioni di Eindhoven. Anche per questo gioca con occhi spiritati, indizio dell’enorme carattere che l’intera squadra ha ritrovato dopo l’alzamiento contiano di ventuno giorni fa – 7

RRAHMANI. Inappuntabile Amir, che riduce Ferguson al fantasma di un attaccante. Eppoi. Eppoi principia da una sua entrata di garra purissima, senza fallo alcuno, il golazo dell’augello Neres – 7,5

BUONGIORNO. Con la difesa a tre appena un gol in tre partite e il Corazziere Sabaudo stasera annichilisce l’astro dell’ex frusinate. Buongiorno è un prodigio che anticipa, svetta di testa e sovente offende – 7,5

DI LORENZO. Tomo tomo, cacchio cacchio il Capitano dei Due Scudetti riesce pure a seminare il finto biondo brazileiro lì a sinistra. E al 17’ si esibisce in un tiro al volo su traversone dell’irrefrenabile profeta David, profeta più che mai, per sé e per gli altri – 7,5

LOBOTKA. Il Caro Lobo è intelligenza integrale, naturale e artificiale. Un calcolatore che elabora persino quando è il momento di beccarsi un giallo, ché a contare è sempre il fine non il mezzo. Robotka è uno e centomila, signore indiscusso della terra di mezzo tra le due trequarti – 8

McTOMINAY. Ormai Scott il Rosso ha un suo doppio che fa il mediano e sa pure impostare. L’infernale congiuntura degli infortuni azzurri ha forgiato un nuovo ovunquista – 7,5

OLIVERA. Mati l’Uruguagio protegge le spalle di La La Lang e di suo fa il pendolare di sinistra con fermezza e audacia – 7

NERES. Nerone Neres conquista Roma su quella fascia che evoca i fasti di un altro zero a uno foriero di gioie, quello propiziato da Na-Politano e concluso dall’allora Victor Victoria. Stavolta è lui a fare sia la parte iniziale sia quella conclusiva, col contributo decisivo dell’amico Rasmus. E’ il terzo gol in due partite consecutive di campionato e il suo battito d’ali esultante è già il simbolo di questa serata in cui il Napule rimette il suo primo posto al centro del villaggio. Non solo. Nel primo tempo, il profeta David ricama assist a iosa – 8

LUCCA dall’85’. Stavolta non sembra entrare male – senza voto

HOJLUND. Più che un difensore, N’Dicka è un judoka che comincia a cinturarlo da subito, sotto gli occhi dell’ignavo Massa. Ma Hojlund completa il suo processo di lukakizzazione reagendo alle mazzate e riuscendo poi a servire la pelota fatale per il golazo di Neres. Non è tornato ancora Hojgol, ma stasera è stato indomito e resiliente, come usa dire oggi – 7,5

ELMAS dall’80’. Senza voto

LANG. Un primo tempo sulle ali anche per lui. La La Lang, appunto – 7

POLITANO dal 69’. Nella ripresa è sua la sortita più pericolosa degli azzurri, un po’ come quella di Bologna conclusasi con un passaggio sballato a destra. Stavolta potremmo obiettare che anziché tentare il solito tiro loffio poteva darla sia a destra sia a sinistra, ma non è il caso di infierire visto il risultato – 5,5

CONTE. Ha ragione il condottiero (copy Adl): riprendersi il primo posto con tutti questi infortuni, per tutti citiamo De Bruyne e Anguissa, è un’impresa incredibile. Conferma di essere il migliore allenatore mai avuto a Napoli, soprattutto dopo il caos distruttivo del populismo anti-contiano, appena tre settimane fa. E stasera il rivoluzionario in panca ha fatto pure il suo proclama, essenziale e determinato: “Difenderemo lo scudetto”. Avevano ammazzato Conte, Conte è vivo. Cantiamo pure – 9

ARBITRO MASSA. Stasera la Roma picchia più che giocare e lui lascia fare. Per fortuna non sbaglia sull’azione del gol azzurro – 4

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