Ogni pausa dal campionato può cambiare una stagione: i club puntano sul riposo (Marca)
Con questi calendari, le finestre Fifa sono come oro. Questi periodi di riposo sono fondamentali non solo fisicamente, ma anche mentalmente, viste le continue sessioni di allenamento e partite.

Miami 29/06/2025 - FIFA Club World Cup 2025 / Flamengo-Bayern Monaco / foto Imago/Image Sport nella foto: Gianni Infantino ONLY ITALY
Nel calcio moderno, una pausa può cambiare molto. Per la quarta e penultima volta dell’anno, le finestre Fifa fermano le principali competizioni: in Europa per le qualificazioni mondiali, in Sud America e altrove per amichevoli internazionali. Gli esperti sottolineano i benefici di riposo, preparazione e match come Inter–Atlético in Libia. Ne ha parlato Marca.
«Approfittiamo delle pause Fifa per riposarci un po’, ma il corpo rimane in movimento. Anche nei giorni liberi seguiamo una routine di allenamento leggero, controllo del sonno e alimentazione. È un momento importante per ricaricare le batterie, ma anche per tornare meglio preparati per il resto della stagione», afferma il difensore Vitor Reis, ex Palmeiras e Manchester City e oggi una delle figure di spicco della Liga con il Girona.
Come una pausa può cambiare al stagione dei club
Marca racconta:
“Come in altri momenti della stagione, gli staff tecnici dei club concedono solitamente dai due ai cinque giorni di riposo alle squadre, a seconda del calendario. Questo ha suscitato critiche tra i tifosi, soprattutto di squadre già eliminate da alcune competizioni o in fondo alla classifica.
D’altra parte, dirigenti sportivi ed esperti di medicina dello sport ritengono che questi periodi di riposo siano cruciali non solo per motivi fisici, ma anche mentali, viste le continue sessioni di allenamento e partite durante la stagione. Un altro fattore importante è la prevenzione degli infortuni”.
Il parere dei medici
André Cunha, direttore esecutivo e responsabile delle prestazioni di Volt Sports Science, piattaforma di salute e servizi per calciatori d’élite, spiega al quotidiano spagnolo che le finestra pausa Fifa possono rappresentare un periodo ad alto rischio per i giocatori convocati dalle rispettive nazionali.
«Per chi giocherà con le nazionali, il riposo è forse uno dei momenti più delicati e complessi. Ciò è dovuto alla concomitanza di diversi fattori stressanti: lunghi viaggi, cambi di fuso orario, diversi sistemi di allenamento e carichi completamente differenti, oltre alla pressione di rappresentare la nazionale. Comprendiamo che questo è un momento di grande rischio, quindi l’obiettivo è ridurlo al minimo. Non serve reinventare nulla: la cosa importante è fare le basi, recuperare, dormire bene e mangiare correttamente», sottolinea.
«In primo luogo, consente di trascorrere tempo di qualità lontano dal calcio, con le proprie famiglie. Questo è fondamentale, poiché rappresenta una sorta di “rigenerazione psicologica” per affrontare le sfide della vita quotidiana. Inoltre, è un’opportunità per chi ha giocato molti minuti di recuperare. Chi avverte dolori o fastidi può ricevere più interventi per la gestione del dolore», aggiunge.
Secondo il Dr. Rodrigo Zogaib, coordinatore medico e sanitario del Santos, queste settimane offrono pause diverse dal normale, facilitando i processi di recupero. Lo riporta Marca: «Il recupero passivo degli atleti deve essere considerato una fase essenziale del ciclo di alto rendimento. Durante il riposo Fifa, possiamo organizzare un interciclo più corto all’interno di un ciclo più ampio, con due settimane senza partite. Questo ci permette di strutturare allenamento e riposo in modo diverso rispetto ai periodi con partite e pause più brevi», sottolinea.