Il secondo Napoli di Conte e il problema dell’abbondanza
Il commento del professor Sciarelli. Sta a un allenatore bravo Conte gestire la rosa ampia, con giocatori ancor più di primo piano, preservando l’equilibrio dello spogliatoio

Mg Dimaro 22/07/2025 - amichevole / Napoli-Arezzo / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Antonio Conte
Il secondo Napoli di Conte e il problema dell’abbondanza
Prima di andare in vacanza e, soprattutto, prima che cominci il campionato 2025-2026, può essere opportuno riflettere sulla diversa problematica calcistica rispetto al campionato precedente. Il Napoli di oggi appare ed è sulla carta molto più forte di quello che ha vinto lo scudetto, ma con alcuni dilemmi da risolvere nel modo migliore. Le decisioni da prendere riguardano il problema dell’abbondanza di alternative e un aspetto psicologico.
Per le prime, Conte dovrà scegliere innanzi tutto il o i moduli di gioco da mettere a punto con la rosa a sua disposizione e programmare in rapporto a questi (e ovviamente anche delle squadre da affrontare a livello nazionale ed europeo) lo schema delle sostituzioni da realizzare durante le partite. La rosa è ampia, con giocatori ancor più di primo piano e va utilizzata non solo tatticamente, ma anche preservando l’equilibrio dello spogliatoio. La speranza è che giocatori bizzosi e irriconoscenti (Osimhen e Kvara) non ce ne siano più, perché chi gioca nel Napoli dev’essere onorato e felice di fare parte di una squadra oggi di livello internazionale. Diventa comunque ancora più importante la capacità di guidare un gruppo in cui non mancano le prime donne.
Queste sono in sintesi le scelte tecniche che un allenatore bravo come Conte saprà assumere tenuto debito conto che titolari e titolarissimi abbondano e che un’eventuale classifica di questo tipo potrebbe certamente variare, come dicevamo, in rapporto a moduli e avversari da affrontare partita per partita. Il tema dominante della stagione, che inizia il prossimo agosto, sarà dunque la flessibilità di scelte da assumere per motivi tecnici e motivazionali.
Ultime due riflessioni riguardano la preoccupazione per il clima di eccessiva esaltazione che si è creato per risultati che non sarà semplice conseguire e per le polemiche fuori luogo sul presidente De Laurentiis e sulla struttura della società. La squadra è forte, anzi fortissima, e c’è da sperare e credere che il Napoli ci farà emozionare e divertire ancora di più per una nuova avventura che parte con ambizioni ampiamente giustificate.