Sacchi: «Il Napoli paga l’incostanza e gli sbalzi d’umore. Spalletti ci deve provare fino alla fine»
Al CorSera: «Il calcio nasce come gioco offensivo, noi italiani l’abbiamo reinterpretato con una logica opposta. Le grandi devono imparare dalle piccole».

Db Napoli 24/02/2022 - Europa League / Napoli-Barcellona / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti
Nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Arrigo Sacchi si sofferma sul momento del calcio italiano e sulla corsa per lo scudetto.
«Il calcio nelle intenzioni dei padri fondatori nasce come gioco offensivo, siamo noi italiani che l’abbiamo reinterpretato con una logica opposta. Le squadre straniere giocano sempre per vincere, le nostre ancora no, non sempre. La vera lezione in serie A la stanno dando le piccole».
Le big dovrebbero imparare dalle piccole.
«Le grandi devono imparare dalle piccole, sembra un paradosso ma non lo è. Usciamo con coraggio dall’italianità e avviamo un percorso di innovazione: si può fare».
Per la corsa scudetto la favorita resta l’Inter.
«Ha più qualità, esperienza. Ma il Milan può vincere, è la squadra più europea di tutte. A patto però di essere sempre un collettivo, solo così compensa i difetti dell’inesperienza».
Sul Napoli:
«Paga l’incostanza e gli sbalzi d’umore. Serve una mentalità vincente, che però non è facile creare. Ma mancano ancora due mesi e mezzo, Spalletti ci deve provare fino alla fine».