La verità dell’ex coach di Djokovic: «Non volevo che andasse ai Giochi, e poi il vaccino…»
Marjan Vajda chiude dopo 15 anni: "Le cose non andavano bene da luglio, agli US Open. Non volevo che andasse alle Olimpiadi"

Roma 18/05/2017 - Internazionali BNL d'Italia / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Novak Djokovic
Quando Novak Djokovic ha confermato la separazione dal suo coach storico Marjan Vajda, dopo 15 anni, tutti hanno pensato: c’entrerà il fatto che il serbo sta(va) mettendo a repentaglio il suo finale di carriera pur di non vaccinarsi? La risposta la dà, dopo qualche giorno lo stesso allenatore slovacco, in un’intervista ad un quotidiano del suo Paese, Sport.sk: il vaccino c’entra, sì ma solo per le difficoltà di programmazione.
“Le cose non andavano bene da luglio. Agli US Open Djokovic aveva esaurito le forze, dopo l’usura dei Giochi Olimpici. Non ero d’accordo sulla sua partecipazione ai Giochi, le scadenze erano molto limitate, poco tempo per prepararsi e c’era un grande sforzo mentale e fisico. Capivo il suo obiettivo, ovviamente, di dare l’oro alla Serbia. È stato allora che abbiamo iniziato a separarci”.
“E poi è arrivata la questione del suo rifiuto di vaccinarsi. Non avrebbe giocato molti tornei da non vaccinato. E poi ha già una squadra molto forte con Goran Ivanisevic. Dopo aver valutato tutte le circostanze, abbiamo deciso di comune accordo di porre fine alla nostra collaborazione professionale”.
Marian Vajda spiega come hanno gestito la rottura.
“Ci siamo ufficialmente messi d’accordo dopo le ATP Finals di Torino, anche se le cose non erano andate bene già da dopo la finale degli US Open contro Medvedev. Mi aveva promesso che sarebbe venuto a Bratislava per parlare con me e che in qualche modo avremmo chiuso bene la storia. Ma erano tempi difficili e alla fine mi ha invitato a Torino dove l’abbiamo chiusa. Non era rispettoso che la decisione fosse ufficializzata dopo quel dicembre un po’ burrascoso e dopo il suo viaggio finito male in Australia. Ma il giornalista Sasa Ozmo lo ha scoperto e lo ha pubblicato. Novak non ha avuto altra scelta che rilasciare la nostra dichiarazione congiunta”.
“Dopo tanti anni di viaggio, ho voglia di riposarmi e trascorrere del tempo a casa. Ma so che non ci starò per sempre. Mi piacerebbe vivere qualcosa di nuovo più avanti. Qualche nuova sfida con un altro giocatore, anche se l’asticella per me è molto alta”.