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Lo sfogo dei genitori della ragazza che accusa Grillo: «Il corpo di nostra figlia esposto come un trofeo»

«E’ qualcosa che ci riporta a un passato barbaro che speravamo sepolto insieme alle clave. Confidiamo nel fatto che tutto questo fango sarà spazzato via, facendo emergere la verità»

Lo sfogo dei genitori della ragazza che accusa Grillo: «Il corpo di nostra figlia esposto come un trofeo»

I genitori di Silvia, nome di fantasia con cui finora i quotidiani hanno indicato la ragazza che ha denunciato di essere stata stuprata da Ciro Grillo (figlio di Beppe) e da tre suoi amici, rompono il silenzio. Lo fanno con una nota affidata al loro avvocato, Giulia Bongiorno.

«Abbiamo appreso che frammenti di video intimi vengono condivisi tra amici, come se il corpo di nostra figlia fosse un trofeo: qualcosa che ci riporta a un passato barbaro che speravamo sepolto insieme alle clave. Confidiamo nel fatto che tutto questo fango sarà spazzato via, facendo emergere la verità. Non siamo spettatori passivi: abbiamo dato mandato al nostro legale di agire contro tutti coloro che parteciperanno a questo deplorevole tiro al bersaglio».

I genitori di Silvia sono stufi degli «io c’ero ma dormivo», dei «con me era consenziente, con gli altri non so». Sono tutte narrazioni false, scrivono. Ed aggiungono:

«aggiungono dolore al dolore: il nostro e il suo. D’altro canto, sarebbe fin troppo facile smentirle sulla base di numerosi atti processuali che sconfessano certe arbitrarie ricostruzioni e che, per ovvie ragioni, non possono essere resi pubblici».

Ieri intanto è emerso un altro particolare. Negli atti del fascicolo di indagine del procuratore di Tempio Pausania si trova traccia anche di schiaffi sulla schiena inferti a Silvia durante il rapporto sessuale.

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